ROBERTA RAMPINI
Cronaca

A Bollate Abbracci in libertà. Il parco giochi in carcere per incontri tra madri e figli

Fondazione Versace, l’iniziativa solidale di Santo e della moglie Francesca. Lo spazio inaugurato nella casa di reclusione: "Un sogno che si realizza".

Fondazione Versace, l’iniziativa solidale di Santo e della moglie Francesca. Lo spazio inaugurato nella casa di reclusione: "Un sogno che si realizza".

Fondazione Versace, l’iniziativa solidale di Santo e della moglie Francesca. Lo spazio inaugurato nella casa di reclusione: "Un sogno che si realizza".

"Da qui si vede il cielo e non le sbarre. Questo è un luogo bello, colorato e accogliente, sicuramente i nostri figli saranno più contenti di incontrarci qui, anziché nella sala colloqui". È lo spazio "Abbracci in libertà" inaugurato ieri pomeriggio all’interno della casa di reclusione di Bollate. "Un sogno che si realizza, nato dall’ascolto di queste mamme che, nonostante tutto, restano tali", dichiara Francesca De Stefano Versace. Il progetto è stato realizzato dalla Fondazione Santo Versace, anche grazie al supporto di Banca del Fucino. È stato riqualificato uno spazio verde che si trova accanto al reparto femminile e trasformato in un luogo di bellezza a “misura di bambino”. Un luogo accogliente per gli incontri tra le madri detenute e i loro figli. Un luogo che prima non c’era e le detenute potevano incontrare i loro figli in un ambiente condiviso con i detenuti del reparto maschile. Un parco giochi con altalene, scivoli, giochi per bambini e arredi. "Ogni madre e ogni bambino meritano un luogo dove sentirsi a casa, anche nelle difficoltà - raccontano Santo Versace e la moglie Francesca - con “Abbracci in libertà” vogliamo dare uno spazio che favorisca l’incontro, il legame affettivo e la serenità anche all’interno di un contesto di reclusione. Questo progetto è il nostro abbraccio simbolico a chi vive nella fragilità, un gesto che auspichiamo possa ispirare una rete di solidarietà che vada oltre le mura. Questo è solo l’inizio ci piacerebbe replicare il progetto in altri istituti penitenziari". Per realizzare questo spazio è stata lanciata una call to action alla quale hanno partecipato giovani architetti under 35 proponendo le loro idee. È stato scelto il progetto "Sentieri di filastrocca" di Imge Duzgun, 28 anni, architetta dello studio Ideas di Milano. Sulla parete di muro perimetrale che separa questo spazio dal reparto femminile è stata appesa l’opera dal titolo "L’abbraccio" dell’artista Giulia Caruso, realizzata in resina e tecniche miste, rappresenta in modo delicato un gesto altrettanto delicato, simbolo di protezione, cura e dell’incontro tra sé adulti e sé bambini, memoria e futuro. "Donare un abbraccio in un luogo che chiede ascolto e bellezza è stato per me un gesto profondamente umano", afferma l’artista. Giulia oltre ad aver donato l’opera ha guidato le detenute nella realizzazione pittorica, sullo stesso muro, della filastrocca "L’abbraccio" che ricorda i valori della Fondazione Versace, amore, dignità, solidarietà, trasparenza e concretezza, creando un ambiente che unisce sicurezza, creatività e valori condivisi.

"È stata un’opera collettiva e condivisa, si possono notare due grafie diverse perché una delle detenute che stava scrivendo il testo della poesia è stata scarcerata e quindi ha concluso il lavoro un’altra detenuta", racconta. "Qui lavoriamo ogni giorno per costruire un carcere che sia sempre più a misura di persona, perché crediamo che la dignità del detenuto sia il primo passo verso il reinserimento sociale - ha dichiarato il direttore del carcere, Giorgio Leggieri -. In questo percorso le madri detenute rappresentano una priorità assoluta, sostenere la relazione con i loro figli significa offrire un’opportunità concreta di futuro anche in un contesto difficile".