
Ha sconfitto il Covid-19 all’età di ottantantanove anni. Biagio Amato, di origine napoletana, vive nel quartiere di Molinazzo, a Cormano. Biagio ricorda ancora bene quando, lo scorso 7 marzo, giorno del suo 89esimo compleanno, i sintomi del contagio si manifestano.
"Avevo la febbre a 39 grad. – inizia Amato –. Non riusciva proprio a scendere. Sono stato ricoverato per nove giorni: prima nella vicina Paderno Dugnano, poi mi hanno trasferito all’ospedale di Legnano. Per fortuna, non sono mai stato in terapia intensiva".
L’unico sintomo era proprio la febbre alta. Il primo tampone ha dato esito positivo: era Coronavirus: "Mi hanno imbottito di antibiotici e la febbre è scesa quasi subito. – continua il conosciuto Biagio – Il mio corpo ha reagito molto bene alle prime cure e questo mi ha tranquillizzato. Credo di essermi salvato per la mia buona salute: vado tutte le settimane in palestra e sono sempre in movimento. Mi spiace per un mio amico che è deceduto e che avevo visto all’inizio di marzo". Ora Biagio Amato può tornare alla normalità della sua vita da pensionato, dopo aver fatto per quarant’ anni il camionista. Dimesso dall’ospedale, è tornato a casa; è stato sottoposto a ben tre tamponi di verifica; tutti e tre con esito negativo al Covid-19: "Devo ringraziare i volontari della Croce Rossa di Cormano che mi hanno seguito con amore nel periodo di quarantena e di guarigione a casa. – conclude Amato – Chi avrebbe mai pensato di dover affrontare una sfida del genere! Mi sento bene e ho già guidato l’auto, che è la mia passione".
Tra le quattro mura domestiche Amato ha affrontato da solo anche la sfida degli ultimi tamponi. Sua moglie è deceduta circa un anno fa; per gli obblighi della quarantena, nessuno poteva fargli visita, neppure la figlia: "Telefonicamente mi è sempre stata vicina. – conclude Biagio – In queste settimane mi ha sempre fatto sentire il suo affetto. Ringrazio anche il sindaco Magistro per la sua vicinanza".