Sono 111 i milioni di euro che il Comune rischia di perdere per la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) decisa dal Governo. Una cifra, frutto del diverso impiego delle risorse destinate ai Piani Urbani Integrati, che sale a 277 milioni di euro se si considerano i progetti che riguardano l’area metropolitana, come già denunciato qualche giorno fa dal consigliere regionale del Pd, Simone Negri. Stavolta, a tirare le somme per quel che riguarda la sola Milano, è il presidente della commissione Fondi Europei e Pnrr del Comune, Carmine Pacente (Azione). Nel dettaglio, grazie ad un accordo tra la Città metropolitana e il Comune era stato deciso che il 40% delle risorse destinate ai Piani Urbani Integrati fosse investito nel capoluogo, che aveva quindi scelto di finanziare la rigenerazione del quartiere di Rubattino per circa 70 milioni di euro, la riqualificazione di nodi di interscambio di Mm (per circa 19 milioni), di Rfi (per circa 15 milioni), di Ferrovie Nord (per 8 milioni).
Nella Città Metropolitana, invece, si era scelto di finanziare anche un pezzo importante del cosiddetto “Cambio Biciplan”, che prevede la realizzazione di oltre 800 chilometri di piste ciclabili. "È del tutto evidente – osserva Pacente – che si tratta di uno degli strumenti più importanti che il Pnrr destina alle Città metropolitane e ai Comuni capoluogo ed è un danno definanziarli. C’è molto allarme da parte di Anci rispetto a questo e ad altri strumenti mentre il ministro Raffaele Fitto sembra rassicurare. C’è da dire che alcune Città metropolitane avevano deciso di finanziarie gli stadi di calcio con questo strumento e la Commissione europea si è ovviamente opposta. "Si tratta di risorse – conclude il presidente della commissione – molto importanti per rigenerare soprattutto le aree periferiche delle nostre città metropolitane; è inaccettabile definanziare questo strumento e questi progetti e bisognerà capire in che modo le rassicurazioni del ministro Fitto siano reali e seguite da fatti concreti".