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Cosa vedere vicino Milano: tre motivi per visitare il Parco di Monza

Una storia antica, un roseto profumatissimo, una flora rigogliosa: ecco tre motivi per immergervi nel Parco di Monza, a pochi chilometri da Milano.

Fonte: Wikimedia

Milano, 23 febbraio 2017 - Con i suoi 688 ettari, il Parco di Monza è uno dei maggiori parchi storici europei, il quarto fra quelli recintati. Si trova tra i comuni di Monza, Lesmo, Villasanta, Vedano al Lambro e Biassono: a pochi chilometri da Milano, è il luogo ideale per un pic-nic, per fare attività sportive o per passare una giornata rilassante in famiglia. Con i Giardini Reali, il parco costituisce un complesso di grande valore paesaggistico, storico e architettonico. Inoltre, dal 1922, ospita al suo interno l'Autodromo Nazionale di Monza, uno dei più importanti e prestigiosi circuiti automobilistici al mondo. Ecco tre motivi per visitarlo.

Una storia antica Fu Eugenio di Beauharnais, vicerè del Regno d’Italia e figliastro di Napoleone, a volere il Parco come ampliamento dei Giardini Reali costruiti 10 anni prima per volontà del governo austriaco. Costituito il parco con decreto napoleonico del 14 settembre 1805, i lavori durarono due anni, dal 1806 al 1808. Si trattava di una riserva di caccia personale, di un luogo per passeggiare, ma anche di uno spazio pronto ad accogliere in caso di esigenza grossi contingenti militari.

Un magnifico roseto Il roseto Niso Fumagalli è stato progettato dagli architetti Francesco Clerici e Vittorio Faglia dove era presente uno dei giardini formali attigui alla residenza arciducale. Il delizioso giardino della Villa Reale di Monza ha un laghetto e percorsi tra i profumati e rigogliosi esemplari della collezione. Il roseto ospita il Concorso Internazionale della rosa, con un premio particolare per la più profumata; fu creato per volontà di Niso Fumagalli, industriale e presidente della Candy, e grande appassionato di floricoltura che amava moltissimo le rose. Dopo numerosi viaggi in Francia, Belgio, Olanda e Inghilterra, dove i concorsi promossi dalle associazioni di categoria erano seguiti con interesse anche dal grande pubblico, nel 1964 l’imprenditore decise di fondare l’Associazione Italiana della Rosa proprio a Monza.

La flora del parco In passato, erano state attestate numerose specie vegetali sia autoctone, sia esotiche: 43 specie di quercia, 30 di frassino e 16 di magnolia; oggi il parco ha perduto buona parte di questa diversità, ma segnaliamo la presenza del Bosco Bello, una delle ultime testimonianze delle antiche foreste di pianura presenti in Lombardia, circoscritta nell'area nord del Parco. Fra le specie più diffuse del Parco di Monza ricordiamo il carpino bianco, l’ippocastano, varie specie di platano, il ciliegio selvatico, il biancospino e il corniolo.