REDAZIONE MILANO

Idroscalo: un tuffo nel mare di Milano

Un progetto ambizioso, un film cult, un luogo di relax: scoprite con noi tre curiosità sull'Idroscalo di Milano.

Idroscalo

Milano, 23 febbraio 2017 – Sul finire degli anni Venti del secolo scorso, l’idroscalo di Milano era uno scalo per idrovolanti, gli aerei di linea per eccellenza di quel periodo. Quando questi finirono in disuso, l’ampio bacino diventò principalmente un luogo per attività ricreative e sportive. Già nel 1934 venne scelto come location per le prime gare di canottaggio, come i Littoriali del Remo. Conosciamo meglio “il mare dei milanesi” attraverso tre curiosità.

La storia del progetto Il progetto di costruzione dell’Idroscalo venne curato da Gino Utili: nel 1928 iniziarono i lavori di sbancamento del bacino lungo 2.5 chilometri e largo rispettivamente 300 e 450 metri. L’inaugurazione avvenne il 28 ottobre del 1930 e, anche in mancanza delle principali infrastrutture portuali come hangar e locali passeggeri, i primi ammaraggi erano già avvenuti nei mesi precedenti. I lavori ebbero una storia travagliata: infatti la provincia di Milano requisì il cantiere per contrasti con la ditta appaltatrice. Nel 1938 l’Idroscalo ospitò gli Europei di canottaggio e motonautica: un’ampia tribuna sportiva dichiarava il posto luogo dell’intrattenimento e dello sport per i milanesi.

Rocco e i suoi fratelli L’idroscalo entrò trionfalmente nell’immaginario della città nel 1960 quando il regista Luchino Visconti vi girò la scena più celebre di Rocco e i suoi fratelli. Il titolo del film, ispirato al romanzo Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori, è una combinazione tra l’opera Giuseppe e i suoi fratelli di Thomas Mann e il nome di Rocco Scotellaro, poeta che descriveva le condizioni dei contadini meridionali e di cui Visconti era un grande estimatore. Leone d’Argento a Venezia, Rocco e i suoi fratelli narra la storia di una famiglia meridionale trasferitasi a Milano nella speranza di fare fortuna. Uno dei fratelli, Simone Parondi (Renato Salvatori), ha una relazione con una giovane prostituta, Nadia (Annie Girardot), che in realtà lo considera un cliente come un altro. Viziato dalla madre, Simone si lega morbosamente alla donna, che lo abbandona. Nadia torna a prostituirsi dalle parti dell'Idroscalo: quando lo scopre, Simone la va a cercare per tentare di riaverla. Nadia lo respinge, lui estrae un coltello dalla tasca e la uccide.

L’idroscalo oggi Il “mare dei milanesi” il sabato e la domenica si affolla: si tratta del posto ideale per un tuffo nella natura, lontani dallo smog della città. C’è chi fa uno spuntino, chi jogging, chi prende il sole. Potrete approfittare dei campi di atletica e di tennis, delle piscine con scivoli, dei muri artificiali d’arrampicata, dei parchetti per i bambini e delle piste di pattinaggio. Oppure godervi uno splendido tramonto sull’acqua.