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Casa Jannacci apre le sue porte: 3 giorni di musica, laboratori ed eventi gratuiti con Franco Mussida e Ornella Vanoni

Milano, spazio alla cultura e all’arte nella struttura comunale di viale Ortles 69 intitolata al grande Enzo e gestita da Medihospes e Fondazione Progetto Arca insieme ad altre 7 associazioni. Domenica 11 maggio Paolo Jannacci si esibirà in concerto

Casa Jannacci si trova in Viale Ortles 69 a Milano

Casa Jannacci si trova in Viale Ortles 69 a Milano

Milano – Tre giorni di porte aperte a Casa Jannacci con laboratori per adulti e bambini dedicati alla cucina, falegnameria, danza thai e cucito; l’inaugurazione dell’Audioteca per il ristoro emotivo ideata da Franco Mussida e con madrina d’eccezione Ornella Vanoni; e ancora la mostra fotografica di Guido Harari con i ritratti degli ospiti della struttura di accoglienza; e il concerto con Paolo Jannacci, i musicisti e artisti del CPM Music Institute, gli ospiti della comunità di don Claudio Burgio e Claudio Sanfilippo. Il ricco calendario di appuntamenti aperti a tutti i cittadini, con ingresso gratuito, si svolge in occasione della Milano Civil Week, da venerdì 9 a domenica 11 maggio, alla Casa dell’accoglienza “Enzo Jannacci” (viale Ortles 69), struttura del Comune di Milano per l’accoglienza temporanea di 550 adulti e nuclei familiari in grave difficoltà, intitolata al cantautore milanese Enzo Jannacci che nella sua vita si è occupato delle persone senza dimora sia nei testi delle canzoni che nelle attività di impegno civile e sociale.

Jannacci e la Milano che fu. Un viaggio nella memoria tra monologhi e canzoni
Il grande cantautore Enzo Jannacci, nato a Milano il 3 giugno 1935 e morto nella sua città il 29 marzo 2013

Casa Jannacci è anche un centro di assistenza polifunzionale con attività dedicate alla cittadinanza. È gestita da Medihospes e Fondazione Progetto Arca, insieme ad altre 7 associazioni (Ambiente Acqua, Cumse, Cura e Riabilitazione, Fondazione Progetto Mirasole, International Rescue Committee, Kayros e Naturalia).

L’assessore Bertolè

“Casa Jannacci è uno degli spazi più significativi del sistema di accoglienza milanese, - spiega l’assessore al Welfare del Comune di Milano Lamberto Bertolé - un luogo di ripartenza che è costruito intorno all’idea che tutte e tutti, se accompagnati in un percorso di reinclusione, possono uscire da una condizione di marginalità. La Casa vuole essere anche un punto di riferimento per il quartiere, aperto ai cittadini e alle cittadine, proprio perché l’inclusione parte con il superamento delle barriere che fisiologicamente innalziamo per tenere lontano quello che non conosciamo e che ci spaventa. Ci auguriamo che questi tre giorni di festa possano aiutare le persone a conoscere e comprendere la realtà di chi vive una condizione di difficoltà e regalare agli ospiti della Casa un’occasione di riscatto”. Le giornate di venerdì 9 e sabato 10 maggio sono dedicate a laboratori e attività, per adulti e bambini, allestite all’interno del centro diurno e di altre sale della struttura. L’ingresso è gratuito e in alcuni casi è necessaria la prenotazione, come indicato nel programma:

L’agenda di domenica

Il pomeriggio di domenica 11 maggio presenta gli eventi di punta di questa tre giorni che vede protagonisti Harari, Mussida, Vanoni, Jannacci. Si inizia alle ore 16 con l’inaugurazione della mostra fotografica permanente “Eccomi! Guido Harari per Casa Jannacci”, un’esposizione in divenire (al momento i ritratti sono 15) che l’artista ha donato alla struttura e che raccoglie gli sguardi degli ospiti. “Questa mostra nasce come estensione dei miei ‘Ritratti sospesi’, realizzati a persone assistite da associazioni e strutture del Terzo settore a Milano, col desiderio di restituire dignità e visibilità a esistenze costrette a vivere sottotraccia - commenta Guido Harari - Rimane fortissima in me l’utopia di una società inclusiva che non lasci indietro nessuno. Queste fotografie non vanno semplicemente guardate: saranno piuttosto loro a guardarci attraverso, ponendo eterni quesiti ai quali la nostra coscienza è chiamata a rispondere”. La mostra è affiancata da schermi per la proiezione in loop di un inedito documentario sulla storia di Casa Jannacci, che raccoglie le preziose testimonianze di ospiti ed ex ospiti, oltre a interviste a operatori e istituzioni.

L’Audioteca di Franco Mussida

Dalle ore 16.30 spazio alla musica con l’inaugurazione dell’Audioteca per il ristoro emotivo, con il suo ideatore Franco Mussida, fondatore e presidente del CPM Music Institute, e la madrina d’eccezione Ornella Vanoni.

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FOTO M. BARBAGLIA - ORNELLA VANONI

Lo spazio dell’Audioteca offre un tempo dedicato all’ascolto di tanti diversi climi emotivi che gli ospiti di Casa Jannacci richiamano attraverso l’ascolto di musica solo strumentale di tanti diversi stili ed etnie divisa per stati d’animo. “Un tempo sereno e ritemprante, che allontana l’angoscia esistenziale e accompagna gli ospiti in un percorso di ascolto emotivo che orienta in positivo il loro umore” racconta Mussida. Nel concreto, la musica è offerta attraverso diversi tablet presenti nella stanza, collegati a una grande banca musicale con oltre 2.000 brani strumentali provenienti da tutto il mondo; il software ideato - e tradotto in 10 lingue - permette di scegliere tra playlist di ogni genere, divise per stati d’animo: le persone potranno scegliere quello che desiderano, “la musica farà il resto”.

La chitarra, la Pfm, la vita in musica. Franco Mussida si racconta
Franco Mussida, chitarrista della Pfm

Franco Mussida ha portato avanti questo progetto per molti anni nelle carceri italiane e l’ha sperimentato per la prima volta in una struttura di accoglienza lo scorso novembre nel centro di via Fantoli a Milano, dedicato ai richiedenti asilo e gestito da Progetto Arca. Da adesso l’Audioteca è a disposizione anche delle persone ospiti di Casa Jannacci. “Cosa si può fare per trasformare il senso di diffidenza, di paura di essere respinti in atteggiamenti di speranza? Cosa si può fare per consolare, rasserenare l’anima di persone che vivono la fragilità psichica, una sfiducia in sé stessi che oscura la volontà di un cambiamento positivo? - racconta Mussida, da 35 anni al lavoro con il CPM Music Institute nel disagio sociale. - Abbiamo provato a dare una soluzione a queste domande attraverso l’arte della Musica utilizzandola come una vitamina per l’anima, uno strumento universale buono per gente diversa, popoli diversi, ma che opera in uno spirito di pace, di amicizia, di caldo sollievo affettivo”.

"Restare umani. Nutrirsi di musica per rendersi migliori” è il titolo dell’evento che si tiene dalle 17.30 alle 19 presso l’Audioteca, che rimane aperta per chiunque desideri provare l’esperienza musicale (è previsto l’ingresso di gruppi di 5 persone ogni mezz’ora; le iscrizioni avvengono direttamente a Casa Jannacci dalle ore 16).

Il concerto di Paolo Jannacci

Alle ore 18 il prato sarà teatro del grande concerto di Paolo Jannacci, insieme a vari artisti di CPM Ultra pop band e del Coro Arca, composto da richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che sono ospiti delle strutture di Progetto Arca. Tutte le attività sono gratuite. Le iscrizioni ai laboratori vengono effettuate tramite form o direttamente in loco.