Autunno
E' in arrivo una sorta di ottobrata bis sull'Italia anche se non riguarderà allo stesso modo tutte le regioni. Secondo ilmeteo.it, "dopo alcuni giorni dove l'autunno ha cercato disperatamente di riprendersi il suo dovuto sull'area del Mediterraneo, ora le cose tornano a cambiare. Anzi, sono già cambiate visto il fine settimana all'insegna del bel tempo e delle temperature in generale aumento specialmente per le regioni del Centro e del Sud".
"Questa ennesima ed anomala parentesi di calda stabilità - spiegano gli esperti - è destinata ad affermarsi ulteriormente. Le cause sono da ricercare nel consolidamento di un promontorio di alta pressione di matrice africana che sta avvolgendo ormai gran parte dell'area mediterranea. Ci attendiamo un contesto meteo in gran parte stabile, soleggiato e con temperature in ulteriore e generale aumento con punte praticamente estive a carico delle due Isole Maggiori". Ma, avverte ilmeteo.it, "è vero che l'alta pressione avvolgerà tutto il Paese, ma è altrettanto vero che su alcune regioni qualcosa andrà storto".
I venti caldi in risalita dalle terre sahariane che alimentano l'alta pressione, attraversando il mare nostrum, si caricheranno di vapore acqueo divenendo via via sempre più umide. Saranno proprio questi venti caldi ma molto umidi a provocare una diffusa nuvolosità a carico dell'alto Tirreno e soprattutto del Nord dove tra il Piemonte più occidentale ed il Ponente ligure non saranno nemmeno da escludere solati e brevi episodi di pioviggine. Le temperature massime saliranno fino a 32 gradi al Sud con picchi di 24/25 C al Centro-Nord. Da venerdì 21, avremo le prime crepe dell'anticiclone con il ritorno di alcune piogge.
Per la giornata di oggi, lunedì 17 ottobre, Arpa Lombardia prevede cielo sereno o poco nuvoloso con locali addensamenti in pianura e in valle e transito di velature nella serata sera. Precipitazioni assenti, temperature minime in calo, massime stazionarie o in lieve aumento. In pianura minime intorno a 12 °C, massime intorno a 24 °C. Venti: in pianura deboli variabili o assenti, in montagna deboli dai quadranti meridionali. Altri fenomeni pevisti: foschie dense o locali banchi di nebbia possibili sulla bassa pianura durante le ore più fredde.