Mantova, uccisero un 23enne a colpi di mazza: in carcere uno dei due ricercati

Nella notte tra il primo e il 2 luglio un giovane incensurato era stato ucciso nel piazzale della Favorita

Fiori sul luogo del delitto

Fiori sul luogo del delitto

Mantova - Nella notte tra l'1 e il 2 luglio, nel piazzale della Favorita, periferia di Mantova, il 23enne Atiljo Ndrecaj, albanese, incensurato moriva ucciso a colpi di mazza da baseball. A distanza di un mese arriva la svolta: uno dei due assassini è stato identificato e arrestato. Si tratta di un 35enne marocchino, regolarmente presente in Italia. Per la verità la cattura risale a pochi giorni dopo l'aggressione, ma i carabinieri del Nucleo Investigativo di Mantova hanno voluto mantenere il riserbo per cercare di individuare anche il complice, che però resta ancora latitante. 

Questi i fatti. Nella notte del 2 luglio, intorno alle 3, un testimone chiama i carabinieri. Nel piazzale della Favorita i militari trovano due giovani uomini a terra. Uno,  Ndrecaj, è ferito - morirà poco dopo - e ha vicino al corpo una mazza da baseball spezzata in due. L'altro è un italiano di 35 anni con piccoli precedenti per spaccio, pestato a sangue anche lui: è gravissimo, lotterà a lungo tra la vita e la morte e tuttora è in una delicata fase di convalescenza. Subito era emersa l'ipotesi che la violenza fosse lagata a questioni di droga. Ora l'arrestato potrà spiegare il movente. 

L'uomo si era dato subito alla fuga insieme al complice, ma poi l'8 luglio era stato identificato a bordo di un treno in provincia di Varese. Grazie alle prove raccolte fino a quel momento e al rischio di fuga, l'uomo era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, convalidato dal Gip di Mantova, ma anche portato dietro le sbarre, su richiesta della Procura di Mantova che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di concorso in omicidio volontario e di tentato omicidio. L’altro indagato è tuttora ricercato.