Mara Maionchi ancora al centro della bufera. Continua il botta e risposa con Tiziano Ferro. Dopo il primo episodio vissuto tra l’intervista a Belve e la replica social dell’artista, oggi la discografica ha pubblicato un messaggio per chiarire le sue prime dichiarazioni e per smentire le ultime voci, secondo cui, avrebbe caldamente consigliato a un giovane Ferro di dimagrire e di tenere segreta la sua omosessualità per fare successo. L’ex giudice di XFactor ha risposto così: “Qualcuno ha odiosamente avanzato l’ipotesi che ti abbia impedito di essere te stesso: sorrido perché la mia storia di vicinanza parla per me”.
Una polemica che sembrava aver vissuto il suo ultimo capitolo, ma così non è stato. Oggi infatti, in seguito alla conferenza stampa di presentazione dell’Eurovision Song Contest (evento che per l’Italia condurrà proprio Maionchi) è arrivata la nota del Codacons che chiedeva l’allontanamento della discografica dalla competizione musicale.
"La Rai deve rimuovere con effetto immediato Mara Maionchi dalla conduzione dell'edizione italiana di Eurovision Song Contest". Scrive il comitato a tutela dei diritti dei consumatori, dopo "le dichiarazioni odierne della stessa Maionchi durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, e le notizie apparse nelle ultime ore sui mass media circa le pressioni che sarebbero state fatte dalla produttrice discografica su Tiziano Ferro ai tempi della loro collaborazione artistica, appaiono del tutto diseducative e potenzialmente pericolose. La discografica, infatti, avrebbe dichiarato che ‘lo spettacolo ha qualche esigenza, anche se non è d'obbligo. Ma aiuta essere più magri, è importante, non basilare’, frase che sembra voler sostenere che i cantanti magri avrebbero più possibilità di successo rispetto a chi ha qualche chilo in più. Un messaggio sbagliato, che arriva nonostante da più parti si tenti di superare odiosi stereotipi sull'aspetto fisico nel mondo dello spettacolo, stereotipi in grado di influenzare i più giovani alterandone pericolosamente il comportamento e le scelte di vita", conclude il Codacons.