Meccatronica, il futuro del lavoro è a Sordio

Tre discipline in un corso di studi. Posto assicurato per i ragazzi che escono dall'Istituto Volta

La platea del convegno sulla disciplina che unisce meccanica, elettronica e informatica

La platea del convegno sulla disciplina che unisce meccanica, elettronica e informatica

Sordio (Lodi), 27 febbraio 2019 - «Siamo un’azienda leader nella produzione di impianti meccatronici, che esportiamo al 100% sul mercato mondiale. Per crescere ancora abbiamo bisogno di nuovi ‘virgulti’. Ma è necessario rivitalizzare l’immagine pubblica del comparto, un po’ come avviene per la moda: si pensa alla fabbrica come sporca e pericolosa, invece, ora che la meccanica è tutt’uno con l’elettronica e l’informatica, è molto diversa».

Parola di Giulio Properzi, ingegnere, presidente della Continuus Properzi spa di Sordio, industria con 180 addetti in Italia, che ieri mattina ha preso parte all’incontro promosso da Assolombarda con 300 studenti di Meccatronica dell’istituto Volta: «Questa è una buona scuola, con professori impegnati, con cui sviluppiamo l’alternanza scuola-lavoro: almeno una quindicina dei miei dipendenti, tra i 25 e i 50 anni, viene da qui – ha raccontato –. Il nostro è un settore in continua evoluzione: io stesso non ho mai smesso di formarmi».

«Abbiamo sempre bisogno di ragazzi che scelgano questo percorso di studi – ha rimarcato Diego Andreis, presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda e vicepresidente di Federmeccanica, ch ieri ha illustrato le opportunità del settore –. Oggi la nostra immagine non è più una tuta blu su un muletto ma un programmatore. L’occupazione è garantita. Sia per chi esce da un istituto come il Volta, sia per chi frequenta poi il biennio, molto specialistico, dell’Its (istituto tecnico superiore) di Milano, che abbiamo contribuito a fondare, da cui esci con le competenze giuste, senza per forza dover frequentare ingegneria all’università». «Entro 6 mesi l’82% degli studenti trova lavoro nel settore – sottolinea la preside del Volta, Luciana Tonarelli –. Prima avevamo il corso per perito meccanico; con lungimiranza la riforma Gelmini dal 2010 ha introdotto il corso di meccatronica, unendo tre discipline. Gli studenti giunti qui la scorsa settimana dalla città tedesca gemellata di Costanza sono rimasti colpiti dal nostro percorso scolastico: quando torneranno li porteremo anche nelle aziende, grazie all’alternanza scuola-lavoro. La cosa importante è che per la prima volta avremo ben 4 iscritte a meccatronica. La nostra portabandiera oggi è Costanza Livia Paoli, al quarto anno». «Ho avuto qualche problema di rapporto con i compagni di classe, tutti maschi – racconta la 18enne –. Non rispettavo il loro stereotipo femminile. Ma la meccanica è stata una passione sin da quando ero piccola: non mi sono fatta abbattere e ho capito di essere al posto giusto l’estate scorsa, al termine della due settimane di alternanza alla Besozzi elettromeccanica di Mulazzano, dove mi hanno proposto un lavoro non appena terminato il Volta. Io però voglio studiare ingegneria, nel campo delle energie rinnovabili, e poi concentrarmi su qualcosa di innovativo, diventando l’anello di congiunzione che manca tra progettazione e realizzazione».