MARIO BORRA
Cronaca

Una sanità più capillare: "La Casa di comunità utile ai medici condotti"

Il dg di Asst Lodi Guido Grignaffini ha auspicato una piastra dei servizi. Tra le novità per l’ospedale di Codogno, l’arrivo della risonanza magnetica.

Una sanità più capillare: "La Casa di comunità utile ai medici condotti"

Una sanità più capillare: "La Casa di comunità utile ai medici condotti"

Creare un rapporto sempre più stretto tra sanità e servizi territoriali per la presa in carico del paziente. E la risonanza magnetica all’ospedale codognese. Sono alcuni passaggi dell’audizione del dg di Asst Lodi Guido Grignaffini, l’altra sera in apertura del Consiglio comunale. Il manager della sanità lodigiana è entrato subito nel merito degli obiettivi ribadendo "l’importanza dello sviluppo della sanità territoriale e della sua capillarità e dunque la necessità di lavorare molto bene con la medicina generale". Grignaffini ha ricordato che dall’inizio dell’anno "le cure primarie sono passate da Ats ad Asst e quindi di conseguenza ai 130 medici e 29 pediatri. Però se volessimo far passare i medici di medicina generale alla Casa di comunità faremmo un danno al territorio perché andremmo a svuotare i comuni che hanno bisogno del medico di base come primo punto di accesso al servizio sanitario".

Ecco la ricetta alternativa. "Dobbiamo creare un rapporto di lavoro professionale, di collaborazione, tra la Casa di comunità e il medico di medicina generale facendo della Casa di comunità una piastra di servizi a disposizione dei medici condotti". Grignaffini ha anche focalizzato alcune criticità affrontate, come la carenza di personale in Nefrologia, mentre sull’ospedale di Codogno ha elencato i cantieri attivi: adeguamento della centrale termica terminato a febbraio per 3 milioni, due cantieri antincendio, creazione del giardino esterno per il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura e nuova apparecchiatura radiologica digitale che verrà installata entro l’autunno.

La prossima novità sarà il decreto regionale che assegnerà risorse per l’installazione della risonanza magnetica. "Il costo sarà elevato: 700mila euro serviranno per acquistare l’apparecchiatura mentre occorrerà un milione per i lavori accessori".

Un cambiamento radicale già in messo in atto riguarda il Punto unico d’accesso della Casa di comunità: non più figure amministrative ma, dal 1° aprile, infermieri di famiglia e assistenti sociali perché dev’essere garantita la presa in carico senza prenotazione né impegnativa del medico dove per i fragili, dopo il triage, si attivino tutti i servizi. Infine l’attivazione della sorveglianza domiciliare e dimissioni protette con fisioterapista e terapista occupazionale.