PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Follia in centro e trucco per una rapina: "Scusate, avete una sigaretta?". Poi sferra una coltellata

Arrestato un ventenne originario della Guinea che aveva abbordato una coppia. Ferito un giovane che saliva in auto. Per gli inquirenti era solo una scusa per tentare una rapina

Ad arrestare il giovane è stata la Polizia

Ad arrestare il giovane è stata la Polizia

Lodi, 9 gennaio 2024 –  Finge di chiedere una sigaretta a un coetaneo e lo ferisce, con un coltello da cucina, arrestato.

Ancora violenza nel centro storico di Lodi, vicino alla stazione ferroviaria. Questa volta, però, la presenza delle forze dell’ordine ha assicurato un risolutivo pronto intervento. I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica quando, in pochi minuti, la squadra volante della Questura, con l’ausilio dei carabinieri, ha cercato, ritrovato e arrestato un ragazzo di 20 anni, di origine guineana. Il giovane adesso è accusato di tentata rapina e lesioni aggravate.

Determinante nelle indagini è stata la buona descrizione dell’aggressore fornita dalla vittima, così gli investigatori sono stati agevolati nelle immediate ricerche. L’allarme è partito dal Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi dove, con l’amica con cui stava rincasando dopo una serata di “movida”, un coetaneo del presunto aggressore ha chiesto aiuto ai medici per farsi medicare. Presentava un taglio, per fortuna superficiale, a una gamba e raccontava di essere stato aggredito da un giovane sconosciuto.

L’interessato gli si sarebbe avvicinato all’auto, mentre la vittima stava salendo e dopo aver sentito che non aveva una sigaretta da dargli, lo avrebbe colpito. Con grande paura dei due giovanissimi, subito fuggiti.

Per gli inquirenti il tabacco sarebbe stata una scusa iniziale per poi rapinare il giovane, da qui l’accusa di tentata rapina e infine, per la ferita procurata, anche di lesioni aggravate. L’autorità giudiziaria, dato che l’indagato aveva precedenti specifici alle spalle, ha quindi stabilito di rinchiuderlo, in attesa di processo, nel carcere Cagnola di Lodi. E ora il 20enne dovrà quindi difendersi, davanti al giudice, dalle accuse a suo carico. La polizia lo ha fermato e portato in Questura per gli accertamenti e le procedure di rito, dopo averlo riconosciuto, poco distante dal luogo segnalato dalla vittima e avergli trovato sia macchine di sangue sui vestiti, che un coltello da cucina addosso, sporco di sangue. Aveva anche ferite alle mani che, per gli inquirenti, sarebbero compatibili con l’utilizzo improprio di una lama. Infine il ragazzo è stato denunciato per il porto ingiustificato del coltello, che intanto è stato sequestrato come materiale probatorio.