Testamento “pilotato” Il processo civile all’ex sindaco nella fase decisiva

In settimana si attende un pronunciamento del Tribunale che potrebbe determinare il futuro finanziario del Comune attualmente congelato a seguito delle indagini della Gdf

Migration

di Mario Borra

Venerdì si è di fatto chiuso il procedimento penale nei confronti dell’ex sindaco Massimiliano Lodigiani con i due anni di carcere, condanna sospesa, comminati in sede di Corte d’Appello, ridotti rispetto ai tre anni, un mese e 10 giorni decisi in primo grado con rito abbreviato: a breve però si entrerà nel vivo per quanto riguarda il processo “parallelo“ in sede civile. Infatti, il 24 febbraio prossimo, è atteso almeno un parziale pronunciamento sulla questione legata ai beni (soldi contanti, terreni ed immobili per un valore totale di circa un milione di euro) di una donna di 88 anni che, secondo quanto accertato dal Tribunale, Lodigiani, attraverso un testamento olografo "pilotato", aveva fatto intestare al Comune.

La questione è sicuramente molto delicata e riguarda direttamente il futuro finanziario del municipio di Santo Stefano Lodigiano che, proprio a causa delle indagini della Guardia di Finanza, culminate con l’arresto dell’ex sindaco nel giugno del 2020, di fatto è stato "congelato". La circostanza ha impedito alla nuova giunta dell’attuale primo cittadino Marinella Testolina, che ha sostituito Valentina Pellini, dimessasi dopo aver denunciato anomalie e fatto scoppiare lo scandalo, di proseguire con efficacia nella propria azione amministrativa.

Il “tesoro“ della 88enne consisteva in poco meno di 300 mila euro, suddivisi in titoli e contante, e di circa 670 mila euro, secondo una vecchia perizia del comune ai tempi di Lodigiani, tra fondi ed immobili. L’ex amministratore condannato aveva messo all’asta parte dei terreni (poi venduti per asfaltare strade) con una sottovalutazione però del 35 per cento circa rispetto alla stima iniziale. Gli eredi, in causa con il Comune, vorrebbero la restituzione della porzione già venduta secondo il prezzo originario e non “scontato“. Ed è qui che il braccio di ferro tra le parti dovrà essere risolto. "Vedremo cosa deciderà il giudice. Credo proprio che la settimana prossima esprimerà un giudizio" sottolinea il sindaco Testolina. Non è escluso che il tribunale possa pronunciarsi per la parte dei beni per la quale i contorni sono ben chiariti (contanti e terreni non alienati), mentre per il resto il giudice potrebbe chiedere una valutazione tecnica ulteriore per definirne l’esatto valore.