Lodi, test e tamponi a tappeto: arriva il "sì" della Regione

Via libera al progetto che interessa 48 Comuni compartecipi delle spese e 230mila abitanti

L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera

L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera

Lodi, 1 luglio 2020 - Screeening sierologico a tappeto per i lodigiani. La Regione ha dato il via libera all’ambizioso progetto promosso dalla Provincia e sostenuto (in via non ancora ufficiale) da 48 Comuni del territorio (compreso San Colombano) su 60. La campagna, che punta a cercare le tracce di covid in 230mila abitanti della provincia epicentro dei contagi in Italia, è sostenuta da Ats Città metropolitana, che coordinerà l’attività, e Asst di Lodi che metterà a disposizione il personale per i prelievi. Il test sarà duplice, sierologico con prelievo ematico e tampone contemporaneo. A pagamento, ma comparteciperanno alla spesa anche i Comuni e il costo sarà compreso tra i 10 e i 20 euro. Nel progetto sarà coinvolto il Parco Tecnologico Padano.

Ad annunciare l’ok della Giunta Fontana allo screening nel Lodigiano è stato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. "L’operazione, richiesta dalla Provincia e dai Comuni del territorio in sintonia con Ats e Asst - spiega Gallera ( nella foto ) - sarà a carico dei Comuni dell’ambito territoriale che aderiranno all’iniziativa e i prelievi saranno effettuati con l’impiego del personale dell’Asst in regime di libera professione". I test sierologici, grazie a un provvedimento approvato in Giunta, potranno essere effettuati anche in ambito extraospedaliero o in strutture mobili, purché vengano garantite le opportune misure di sicurezza. "Un ulteriore passo avanti nell’affrontare la fase post emergenziale - commenta l’assessore al Territorio e protezione Civile Pietro Foroni - che si aggiunge alle diverse misure già prese dalla Lombardia in queste settimane".