
"Strade fuori controllo" Ciclisti e pedoni uniti portano le loro istanze in Consiglio comunale
di Manuela Marziani
Nuove rotonde, infrastrutture, ma anche attraversamenti pedonali più sicuri e illuminati. Le associazioni di ciclisti e i comitati spontanei sorti nei quartieri hanno presentato ieri agli amministratori le richieste per una mobilità meno pericolosa. Lo hanno fatto in un Consiglio comunale aperto chiesto a un mese dalla morte di Daniele Marchi, l’insegnante travolto in viale Resistenza mentre andava al lavoro in bicicletta.
"Le nostre strade sono fuori controllo – ha detto Paolo Colucci di Fiab Pavia – Ognuno può parcheggiare come vuole". "Servono un’illuminazione omogenea e una segnaletica orizzontale migliore", ha aggiunto Giovanna Sandomenico di Legambiente. "L’asse che va da Porta Garibaldi al bivio Vela non è un’autostrada urbana – ha ricordato Anna Massari di Pavia Est si muove – Bisogna mettere in sicurezza gli attraversamenti, evitare la sosta sui marciapiedi e realizzare un percorso ciclabile continuativo".
La mancanza di sicurezza e gli alti livelli d’inquinamento davanti alle scuole sono un problema per il Crosione Vallone, mentre Asllan Mekollari de Le Torri ha chiesto di puntare sui corsi di educazione stradale fin dalle primarie. Pierangelo Monni, invece, elencando quanto è stato realizzato da diverse Amministrazioni, ha posto l’accento su alcuni errori che sarebbero stati commessi nel rifacimento di piazzale San Giuseppe e di alcune piste ciclabili.
"Con oltre un milione di fondi Pnrr realizzeremo 7 chilometri di piste ciclabili – ha annunciato l’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità Antonio Bobbio Pallavicini – che collegheranno la stazione e il centro al polo scientifico. Inoltre da quest’anno con 38mila euro istituiremo i buoni mobilità per stimolare l’uso di mezzi alternativi all’auto e in via Saluzzo da settembre sperimenteremo la strada scolastica con pedibus e bicibus".
Altre isole salvapedoni, oltre a quelle già ultimate in viale lungoTicino, saranno realizzate davanti al San Matteo, in via Santa Maria alle Pertiche, via Folperti dove tre anni fa è stata investita e uccisa una ciclista. E in via Riviera ci sarà una zona 30 che andrà ad aggiungersi ad altre già presenti in città. "Le isole salvapedoni e una corretta illuminazione dei passaggi pedonali – ha aggiunto Bobbio Pallavini – sono molto utili a evitare che si verifichino incidenti. In due anni passeremo da zero isole a 23 o 24".
"Le strisce pedonali devono anche essere visibili per garantire sicurezza – ha sottolineato Rodolfo Faldini, consigliere del Gruppo misto – mentre per rendere i mezzi pubblici concorrenziale vanno prolungate le corse dei bus. Chi lavora in centro o a Milano non può prendere il 3Centro per tornare a casa, deve farsela a piedi fino a via Montebolone o farsi venire a prendere".