Sogno sfumato Il Comune rinuncia al castello "Altre priorità"

Il sindaco di Maleo: troveremo accordi per un uso pubblico

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Il castello Trecchi, il gioiello del XV secolo con 58 stanze ed un maxi parco, non sarà riscattato dal Comune: la maggioranza Uniti per Maleo del sindaco Dante Sguazzi ha rinunciato al diritto di prelazione secondo i dettami del Codice dei Beni Culturali lasciando via libera quindi al privato, l’Immobiliare Novembre srl che tre mesi fa aveva acquistato il maniero all’asta per un milione e 370 mila euro. La decisione è stata presa martedì sera durante un’affollatissima assise municipale alla quale hanno partecipato anche alcune decine di esponenti del comitato "Castello di tutti per tutti" che aveva presentato una mozione popolare con la quale si chiedeva di riscattare il bene. Quando il voto si è palesato e il no era ufficiale, è partito un applauso, evidentemente ironico, all’indirizzo dell’esecutivo il quale, durante il dibattito, ha giustificato così la propria rinuncia. "L’accensione di un mutuo trentennale graverebbe sul bilancio comunale – hanno spiegato dai banchi della maggioranza – l’attenzione dell’amministrazione comunale in questi ultimi anni ai servizi socio-sanitari ed educativi ha richiesto un incremento significativo di risorse economiche e questo indirizzo è ritenuto prioritario ed indispensabile perché a beneficio di tutti. La nostra è una scelta di responsabilità".

La minoranza di Maleo Insieme invece aveva supportato da subito le istanze del comitato e, durante la seduta, ha ribadito invece che "il progetto era ambizioso ma non irrealizzabile". Ieri mattina è salita la tensione quando mano ignota ha scritto sul portone del maniero la scritta "vergogna". Il sindaco Sguazzi ha voluto spiegare i motivi: "In questo momento ho ritenuto che l’acquisto del castello non fosse una priorità. Il castello non è però perso; garantisco fin d’ora il mio impegno per trovare un punto di incontro con i nuovi proprietari e instaurare un rapporto di collaborazione al fine di poter aprire al pubblico il castello in più occasioni". Mario Borra