Lodi, Uggetti deve tornare a processo: "Accanimento senza senso"

L'ex sindaco in un video su Facebook dopo che la Cassazione ha annullato l’assoluzione in Appello per il "caso piscine"

Simone Uggetti in un frame del video

Simone Uggetti in un frame del video

Lodi - Simone Uggetti, ex sindaco di Lodi, affida a un video postato su Facebook la sua reazione alla notizia, arrivata ieri sera: l’assoluzione in Appello è stata cancellata dalla Corte di Cassazione, che era chiamata appunto a confermare la sentenza di secondo grado o rinviare a un nuovo giudizio, dopo il ricorso della Procura generale di Milano. 

"Da cittadino a me questo pare un accanimento senza senso e ho anche la spiacevole sensazione di essere utilizzato come ingranaggio impotente in un meccanismo che vede partecipi una lotta di potere all'interno della magistratura e un conflitto di potere irrisolto tra giustizia e politica". Uggetti dovrà tornare dunque a processo per il "caso piscine", che lo vede accusato di turbativa d'asta per aver manipolato un bando per l'assegnazione della gestione di due piscine pubbliche Belgiardino e Ferrabini, per il valore di 5mila euro. Un'accusa che il 3 maggio 2016 fece scattare l'arresto. Condannato in primo grado dal tribunale di Lodi a 10 mesi di reclusione, Uggetti era stato assolto dalla corte d'Appello di Milano "per non aver commesso il fatto" lo scorso 25 maggio. 

"Chiedo a chi ha responsabilità politiche di passare all'azione, non tanto per me ma per i tanti amministratori e cittadini onesti che fanno il loro lavoro e che vorrebbero un servizio giustizia a servizio della comunità e non a servizio delle proprie carriere professionali. E' ora di dare un cambio. Io continuerò a difendermi con rispetto nel processo cercando di portare le mie e le nostre ragioni di persone che hanno lavorato con spirito di grande servizio a favore della propria comunità", aggiunge l'ex primo cittadino che ringrazia la famiglia e i difensori.  "Devo e dovremo aspettare ancora del tempo per avere la verità giudiziaria, però la verità storica di questi fatti che ormai hanno sei anni credo si sia affermata: nella mia città, alle persone che ho incontrato è parso un calvario assurdo e un'insensatezza di pene afflittive, di detenzione preventiva", il tutto condito da "un clamore mediatico che a oggi ci sta penalizzando". In attesa del processo d'appello bis "continuerò fermamente a ricercare la giustizia anche nelle aule dei tribunali consapevole di aver fatto l'interesse della comunità che al tempo rappresentavo. Continueremo questa lotta di giustizia e spero che la luce prevalga su troppe tenebre che questo processo ha visto", conclude l'ex sindaco Uggetti. 

Il processo per Uggetti dovrà dunque ricominciare davanti alla Corte d’Appello di Milano, con giudici diversi rispetto a quelli che ne avevano decretato l’innocenza, sulla base delle motivazioni dell’annullamento che saranno rese note a breve. Ieri la vicenda è stata discussa in un’udienza cartolare, senza la presenza di parti e avvocati, sulla base di memorie scritte.