Sgarbi verso la nomina a Commissario per le Belle arti

Codogno, il sindaco: sarebbe un ambasciatore dei nostri tesori. Intanto sono diversi gli edifici storici da sistemare

La visita di Vittorio Sgarbi, avvenuta domenica mattina in città per visionare i “gioielli“ conservati nella chiesa di San Giorgio tra cui il dipinto realizzato nel 1726 dall’artista Pietro Antonio Magatti, “San Pellegrino Laziosi guarito dal Crocifisso alla presenza della beata Giuliana Falconieri“, porterà ad un risultato importante per la città: l’amministrazione comunale sta infatti pensando di nominare il professore ferrarese Commissario generale per le Belle Arti e Musei della città. Un’idea nata proprio domenica e che il sindaco Francesco Passerini vorrebbe concretizzare a breve attraverso un decreto di nomina che gli uffici stanno predisponendo. "Sarebbe una sorta di ambasciatore delle nostre bellezze, un consulente per programmare iniziative culturali di alto livello che possano essere attrattive per la nostra città" dice il primo cittadino.

La visita di Sgarbi era propedeutica all’avvio del progetto culturale che verrà inaugurato, con una mostra dedicata al Magatti, durante la tappa della Milanesiana, il 25 settembre, proprio alla presenza dell’onorevole-professore che terrà una “lectio“ sul pittore varesino. La tappa del critico d’arte ha messo nel contempo in evidenza la necessità di pianificare interventi di peso sulle principali strutture per rendere la città “attrattiva“ sotto il profilo culturale e poter pianificare eventi di un certo rilievo. Ad esempio, palazzo Soave ha bisogno di interventi per mettere in sicurezza la copertura ormai colabrodo. Ma la sfida è anche quella di recuperare a polo museale i sotterranei e il giardino così come diventa inderogabile disegnare un futuro per l’ex convento delle Clarisse. Per questi immobili, il Comune ha presentato progetti finanziabili con i bandi di rigenerazione urbana e borghi storici: risposta entro fine settembre. Mario Borra