
Eliana Schiadà, 49 anni, nuova segretaria Cgil
Lodi, 20 ottobre 2020 - Passaggio del testimone , ieri mattina, alla Camera del lavoro, dove Eliana Schiadà, 49 anni, è subentrata a Franco Stasi al vertice della segreteria generale. "È la prima donna in 125 anni di storia della Camera di Lodi, votata tra l’altro col 96% delle preferenze, e ne siamo contenti - afferma Stasi che, dopo cinque anni a Lodi, è stato eletto a Monza –. C’è già stata Susanna Camusso, ma ora ci sono anche sempre più dirigenti, a livello regionale, a Pavia, che apportano qualità. La loro presenza è fondamentale anche perché spesso sono le donne a pagare di più sul lavoro".
Stasi lascia la segreteria con 20 mila tesserati: "La struttura è solida - sottolinea - ; pur con la gestione complicata dal Covid, durante il quale abbiamo comunque fornito supporto ai lavoratori a distanza, abbiamo recuperato il gap sul tesseramento. In questi 5 anni abbiamo cercato di aprire la Camera a temi culturali e sociali, combattendo contro le discriminazioni sul “caso mense“, facendo iniziative sui temi di legalità e violenza sulle donne, parlando di industria 4.0; ma anche sostenendo, prima della pandemia, il tavolo provinciale sull’economia e, con la Prefettura, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ andata bene anche la contrattazione sociale nei comuni. Col Covid, i lavoratori del Lodigiano, primo epicentro, hanno garantito i servizi essenziali in supermercati, logistica, pulizie e sanità, anche se sono emerse diseguaglianze, ci sono stati i casi di Conad, Il Gigante".
«Sono molto orgogliosa della nomina e mi sento addosso la responsabilità “di genere“ - afferma Schiadà, di Gessate, che ha lavorato nei servizi prima di diventare guida della Filctem (Chimico) e poi segretaria organizzativa della Camera del Lavoro di Monza Brianza –. È anche la prima volta che lascio la Brianza. E’ necessario che dalla crisi si esca con nuovi modelli, interfacciandosi coi territori su temi quali sanità e ambiente. Il primo obiettivo sarà gestire la seconda ondata della pandemia, sia per i ‘nostri’ lavoratori, sia per quelli in fabbriche, aziende e scuole: dobbiamo essere pronti ad aprire la porta a chi bussa per congedi, bonus e quant’altro".