Scoperto prelievo irregolare dall’Oglio

Non piove, i terreni si seccano e diventa difficile coltivare qualsiasi vegetale. Così diventano sempre più frequenti i prelievi abusivi di acqua per bagnare i campi assetati, dove spesso si verifica la presenza di erba gialla, sintomo inequivocabile di assenza d’acqua. Ma i prelievi devono essere regolamentati e chi sgarra incorre in multe salate. Per questo l’attività dei carabinieri della Forestale è diventata più pressante dal mese di marzo, indirizzata al controllo delle risorse idriche per prevenire fenomeni di dissesto idraulico. Prelevare acque pubbliche per fini irrigui, messa in opera e utilizzo di pozzi e gestione delle acque consorziate sono ambiti regolamentati. Nell’ultimo mese, dall’attività di controllo delle acque nel territorio rurale è stato eseguito un intervento alla periferia città Cremona, con tecnici Arpa, per un inquinamento in una roggia a causa di scarichi da caseificio. A Stagno Lombardo in due distinte aziende agricole sono stati rilevati scarichi che immettevano nei canali delle aziende il colaticcio derivato da materiale vegetale stoccato in trincee. Alle due aziende sarà comminata una multa che va da 6mila a 60mila euro. A Gabbioneta Binanuova infine è stato accertato un prelievo di acqua per fini irrigui da una lanca del fiume Oglio. La multa prevista va da 4mila a 40mila euro. P.G.R.