REDAZIONE LODI

"Siamo senza stipendio": sabato sciopero nelle biblioteche del Lodigiano

A incrociare le braccia sono i lavoratori dei servizi cooperativi del sistema bibliotecario

La biblioteca laudense

Lodi, 3 marzo 2016 - Biblioteche chiuse sabato, per protesta. A incrociare le braccia sono i lavoratori dei servizi cooperativi del sistema bibliotecario lodigiano, col sostegno della Rsu della Provincia di Lodi. "Siamo spiacenti di comunicare che diverse biblioteche del territorio lodigiano, quelle che aderiscono al progetto “Biblioteche in rete”, saranno chiuse e altre subiranno disagi", si legge nel comunicato che hanno diramato.

Il problema è che, nonostante "la passione e l’impegno che da anni contraddistinguono il nostro servizio, la nostra professionalità, il rispetto verso tutti gli utenti e i Comuni del territorio presso i quali operiamo, da oltre un mese non percepiamo alcuno stipendio". Responsabile del ritardo, prosegue il comunicato, "è il Comune di Lodi che, sulla base di accordi precedenti con la Provincia, a partire da quest’anno gestisce sul piano amministrativo i servizi e che, ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti e inviti, non ha ancora trasferito le somme necessarie, già nella sua disponibilità, alla società Giona Srl, da cui dipendiamo".

Intanto il Broletto fa sapere che proprio ieri è stato fatto il mandato di pagamento alla società, che è partecipata da Comune e Provincia: 58mila euro che valgono per il primo trimestre. A brevissimo, quindi, i sette lavoratori coinvolti riceveranno lo stipendio di gennaio, febbraio e poi marzo. "Giona Srl è ora nelle condizioni di provvedere alla corresponsione ai propri dipendenti addetti al servizio della retribuzione relativa alla mensilità di gennaio, nonché, alla regolare scadenza contrattuale del 10 marzo, di quella relativa alla mensilità di febbraio - precisa l'amministrazione comunale -. La situazione che si è determinata non è stata frutto di negligenze, disinteresse o mancanza delle necessarie risorse ma della complessità delle procedure con cui viene regolata la liquidazione degli impegni di spesa. Il Comune auspica che l’annunciata astensione dal lavoro nella giornata di sabato 5 marzo possa essere revocata, nell’interesse degli utenti".