ANDREA
Cronaca

"Santina vado in America a cercar lavoro"

Andrea Maietti racconta la storia di Santu e Santina, due giovani fidanzati di Borgo a Lodi. Santu decide di partire per l'America, ma Santina lo segue in acqua, annegando insieme.

Maietti

Santu e Santina: cavagèra (ghiaiadore) lui, lavandèra (lavandaia) lei. Avevano casa in Borgo a Lodi e poco più di vent’anni, quando il parroco affisse la pubblicazione delle nozze alla porta della chiesa. Si parlavano da sempre. Con l’avvicinarsi della data della cerimonia, Santu si faceva però sempre più taciturno e scontroso. Accadde la domenica della festa di San Rocco, una dolce domenica di settembre. L’Adda sciaguattava tranquilla verso le arcate del ponte. Le rive echeggiavano il brusio festoso della gente che aspettava la processione sul fiume: il barcone con la statua del patrono, e il codazzo dei battelli dei cavagèra dietro. Santu portò Santina più su, verso i boschi del Belgiardino. Sedette contro il tronco di un grande salice piegato sull’acqua, che ne riverberava l’ombra inquieta. Santina si era seduta a distanza di modestia, stendendo prima sull’erba il fazzoletto grezzo del suo riòt. I capelli, non più trattenuti dal fazzoletto, le scendevano sulle spalle: neri e belli come una Maddalena. Santu la guardò per un lungo attimo. "L’Adda arriverà al mare – disse -. E sai dove porta il mare? In America". Santina sentì una coltellata trapassarle le costole. "Vado in America - disse Santu - : là troverò un lavoro più umano. Mio padre ha appena quarant’anni e pare averne il doppio. Pieno di rughe e di groppi come questo salice. È così che vuoi vedermi, Santina?". La ragazza aveva piegato la testa tra le ginocchia. Sentì la mano di Santu che prese ad accarezzarle i capelli. "E tu, Santina? Non le vedi come sono conciate la lavandère a quarant’anni? Non sono più donne". La ragazza si divincolò e prese a scendere l’argine. Santu, pur sorpreso, la seguì distratto dai suoi pensieri, fin che la vide mettere i piedi in acqua, così vestita com’era, senza neppure togliersi gli zoccoli. "Ma s’te fè !?", gridò Santu. La ragazza non rispose. Avanzò a piccoli passi nell’acqua, fin che non ne fu sommersa oltre la cintura, senza accennare a fermarsi. Santu la raggiunse, anche lui vestito com’era, sagrando a lei, a se stesso, al destino dei poveri: "Ah, sì? – imprecò - Alùra neghi (annego) anca mì!".