PAOLA ARENSI
Cronaca

A San Colombano è l’ora della vendemmia: "È una buona annata per il vino, ma speriamo che piova"

Completate le varietà per chardonnay e pinot nero, per gli spumanti parte a breve la raccolta. La siccità la fa da padrone, ma temporali troppo violenti potrebbero danneggiare le piante

Il presidente del Consorzio vini di San Colombano Diego Bassi

San Colombano al Lambro (Milano) – La siccità, sulle colline di San Colombano, la fa da padrone, ma quest’anno, nonostante tutto, il raccolto dell’uva sarà buono, con prodotti di qualità. I viticoltori hanno vendemmiato uve per chardonnay e pinot nero, per la produzione di spumanti, ora si accingono a raccogliere le altre.

"Per l’uva rimasta, si spera piova sabato e domenica ma moderatamente, senza disastri. Una nottata o due giorni di acqua sostenuta, senza fare danni, occorrono, perché l’uva ha bisogno di acqua. Alcuni terreni sono felici, in fondo valle e soffrono meno, ma le viti giovani sentono l’arsura – spiega Diego Bassi, presidente del Consorzio vini di San Colombano –. Siamo circondati da danni, nel Piacentino, a Bobbio, in Franciacorta, in Oltrepo, per fortuna qui al momento sembra andare tutto bene".

In certe zone le grandinate “pelano" la vite, rimane il tronco e, se ti toglie i tralci, la pianta è spacciata. "Da noi l’uva è bella, la quantità nella norma, non ci sono enormi problemi, ma l’acqua moderata, che penetra, sarebbe salvifica per aumentare la qualità ulteriormente. L’uva inizierebbe a gonfiarsi, a sviluppare zuccheri e ciò che servirebbe" auspica. 

Se il clima prosegue così caldo, la vendemmia dovrà essere svolta al mattino, dalle 7.30, perché alle 6 non c’è già più rugiada. Nel pomeriggio l’uva, con questi caldi, si scalderebbe troppo, fermentando e rovinandosi. Quest’anno tra l’altro non ci sono problemi di parassiti.

Restano poi le difficoltà delle aziende banine davanti al caro vita e al caro bollette: "Le aziende sono in sofferenza perché il vino non è un alimento necessario e molti lo eliminano per la crisi. Vanno tutti alla ricerca di prodotti in offerta. Bisogna però capire cosa c’è all’interno. Ora tra limitazioni per la guida, abitudini alimentari diverse etc., si beve molto meno – ricorda Bassi –. Sono aumentati i costi, per energia elettrica, dipendenti etc., e le aziende più sostenute devono incassare di più. Sulle colline oggi, quindi, ogni azienda, durante i fine settimana, organizza, in propri spazi o terreni, eventi come cene in vigna e aperitivi all’aperto, e questo aiuta economicamente. Anche se, come Consorzio, cerchiamo di dare spunti per non rendere troppo commerciale la situazione, altrimenti si perde il significato del nostro lavoro di qualità".