MARIO BORRA
Cronaca

Sala gessi a Codogno, iniziata l’attività: “Ma l’Ortopedia non tornerà”

I primi utenti hanno avuto accesso al servizio riproposto in ospedale. Nella Bassa è arrivato il direttore generale dell’Asst Grignaffini

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Le autorità e i medici ieri nella sala gessi attivata al primo piano dell’ospedale

Codogno (Lodi) – Primo giorno ieri per la riapertura della sala gessi, operativa al piano terra dell’ospedale di Codogno dopo che, insieme al reparto di Ortopedia, era sparita dai radar ai tempi del Covid. La difficoltà di reperire il personale era stata una delle cause della persistente chiusura che però ora si è risolta, almeno in parte: la sala gessi riparte comunque non a tempo pieno (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16) mentre rimane monca della restante parte del reparto di Ortopedia che però non verrà più implementata.

Il servizio che è ripartito ieri si occuperà del trattamento dei pazienti provenienti dal Pronto soccorso in caso di emergenze ortopediche e traumatologiche, ma anche della gestione dell’attività ambulatoriale (prime visite e visite di controllo post arrivo in Ps e post chirurgiche, infiltrazioni terapeutiche) nonché del supporto e della consulenza ai reparti. Ieri l’attività ha già cominciato a funzionare con diversi utenti che hanno avuto, purtroppo, bisogno di accedere al servizio. Ad effettuare un giro perlustrativo è arrivato il direttore generale dell’Asst di Lodi, Guido Grignaffini il quale si è intrattenuto con il personale ed ha accompagnato nella visita anche il sindaco Francesco Passerini e l’assessore Silvia Salamina.

“È importante che questa attività sia ripartita – ha spiegato il manager sanitario, il quale aveva preannunciato il ritorno del reparto nel maggio scorso durante l’audizione in Consiglio comunale a Codogno –. Si tratta di un servizio di prossimità molto richiesto dalla popolazione”, costretta, fino ad ora, a spostarsi a Lodi o fuori regione. “Certo è che il reparto vero e proprio di Ortopedia con tutte le funzioni non tornerà più, anche se nei prossimi mesi inizieranno ad essere erogati ulteriori prestazioni come gli interventi in laparoscopia. Decolleranno da febbraio perchè in questa fase occorre potenziare i posti letto in area medica per i picchi influenzali”.

Per quanto riguarda l’ospedale codognese, recentemente è stato aperto il punto prelievi per i bimbi da zero a cinque anni altrimenti costretti ad andare a Piacenza, mentre a fine settembre è stato inaugurato il “giardino delle parole” all’esterno del dipartimento psichiatrico diagnosi e cura (Spdc), uno sazio verde reso più vivibile e fruibile per i pazienti. Infine, per quanto riguarda la sicurezza dell’ospedale, la direzione si è impegnata a chiudere tutti i varchi aperti.