"Riaprire Ortopedia? Non riusciamo a trovare il personale"

Uno degli obiettivi è attivare da settembre la degenza di Oncologia. Nello stesso mese l’avvio della Casa di comunità

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Per rivedere il reparto di Ortopedia all’ospedale di Codogno occorrerà attendere ancora. Con tempi che però non ci sono ancora. "Occorrere avere pazienza – anticipa il direttore generale dell’Asst Gioia –. Ci stiamo lavorando. Non voglio annunciare nulla senza certezza e dunque non intendo fare alcuna previsione in merito. Anche perchè abbiamo promosso tre concorsi di fila ma siamo riusciti solo a reperire un solo ortopedico per cui manca personale. Addirittura cinque-sei". Pure sulla richiesta di nuovi posti letto per la riabilitazione cardio-polmonare, Gioia ribadisce che "si tratta di un progetto che ho in testa per poter arrivare a venti posti letto collegato però alla programmazione regionale e all’aumento del personale che abbiamo chiesto". Aumento dunque non previsto per quest’anno, ma "probabilmente per l’anno prossimo". C’è ancora aperto il nodo della degenza di Oncologia, chiusa all’ospedale di Casalpusterlengo, e mai più riaperta ma in previsione a Codogno. Gioia infatti ha confermato il reperimento degli spazi nell’ospedale codognese "spero da settembre". "La radioterapia rimarrà però a Casale perchè è un punto di riferimento provinciale e pure regionale mentre il reparto (dieci posti letto) deve stare in un presidio per acuti così come è l’ospedale di Codogno. Ora con circa 200 mila euro effettueremo interventi in un reparto, che era già stato rinnovato per il Covid, tra cui l’impianto di raffrescamento (non c’è a Casale che è pure senza bagni in camera e climatizzazione)".

Priorità sono anche il taglio delle liste d’attesa. "Le risorse ci sono, l’impegno pure a fronte del supporto regionale, ma il nodo resta sempre il personale anche legato al fattore tempo: se formiamo oggi un medico specialistico, passeranno quattro-cinque anni prima che possa entrare in reparto. Occorrono soluzioni diverse". Sulla questione del personale, "per Rianimazione e Pronto soccorso siamo impegnati a coprire il turn over: in questo momento sono aperti i concorsi per tre anestesisti per poter avere una graduatoria e la stessa cosa stiamo facendo per il pronto soccorso. Complessivamente l’Asst di Lodi, negli ultimi due anni, ha visto l’aumento di cento unità, anche se il problema è di natura statale non regionale". La nuova Casa di Comunità a Codogno infine sarà aperta a settembre. "L’Area Rosa predisposta al secondo piano fa già parte del nuovo servizio. Poi predisporremo una revisione a piano terra dell’ospedale con le risorse in arrivo mentre trasferiremo l’endoscopia digestiva negli spazi dell’ex sala parto". M.B.