TIZIANO TROIANELLO
Cronaca

"Italia 90", campioni di "Reazione a catena" ancora in tv:"Questa volta è stato più bello"

Soresi, Lacchini e Uggeri raccontano l’ultima puntata

Paolo Soresi, Elisabetta Gregoraci, Mattia Uggeri, Fabrizio Frizzi e Paolo Lacchini

Codogno, 2 settembre 2016 - Sono tornati in video, un po’ a sorpresa, mercoledì sera su Raiuno, per la prima puntata di “Reazione a catena di sera”, uno speciale di tre puntate del quiz condotto da Amadeus che la Rai ha messo in programma in questi giorni di fine estate. I campioni codognesi di “Italia 90”, Paolo Lacchini, Paolo Soresi e Mattia Uggeri, (tutti nati appunto nel 1990), come dicono loro, «sono tornati sul luogo del delitto», là da dove nell’agosto 2015 avevano tenuto incollati al televisore, per dieci puntate, tante persone del Lodigiano e non solo tutti impegnati a fare il tifo per loro. Avevano vinto, indovinando la parola finale in due puntate, poco più di 10mila euro. «Che poi, tolta la tassa su tutte le lotterie e vincite, sono diventati circa 8mila» precisano.

«La puntata andata in onda mercoledì – racconta Paolo Lacchini, che nella vita di tutti i giorni fa il commercialista, - l’abbiamo registrata a giugno. Ci avevano chiamato un mese prima per proporci di partecipare a tre puntate speciali che avevano pensato di fare con le squadre più forti. Abbiamo detto sì. E da allora, tutte le sere, ci siamo ritrovati per riprendere un po’ di ‘allenamento’. Della presenza degli ospiti ‘vip’ (alla puntata speciale hanno partecipato anche Massimo Lopez, Roberta Capua, Elisabetta Gregoraci e Fabrizio Frizzi che hanno giocato con le squadre, ) eravamo all’oscuro: l’abbiamo scoperto là a Napoli, dove si registra. Sono stati tutti simpatici e disponibili. Abbiamo pure pranzato insieme. Anche Amadeus è stato molto disponibile. Alla fine della puntata, quando noi eravamo già eliminati, ci ha aspettato per salutarci». «Abbiamo preso questa esperienza come puro divertimento – aggiunge –. Sapevamo di dover sfidare squadre molto forti. Ma è andata bene così». «Questa volta a me è piaciuta di più - dichiara invece Mattia Uggeri, laureato in ingegneria dell’automazione e attualmente impegnato in uno stage di sei mesi a Milano –, sapevo già a cosa andavo incontro. E’ stato poi stimolante giocare anche contro squadre forti. Quando abbiamo visto che nel gioco dell’ “intesa vincente” i nostri avversari avevano fatto 15, ci siamo detti che avremmo dovuto fare una prestazione perfetta. Ma purtroppo, sul finale, abbiamo perso un po’ il ritmo». «È stato divertentissimo - conclude Paolo Soresi che lavora come consulente per la società Kpmg –. Questa puntata è stata molto più show rispetto a quelle nostre del 2015. E abbiamo stretto amicizia anche con i nostri avversari. La cosa che mi resta di più? Le persone conosciute, anche chi lavora dietro le quinte e fa di tutto per metterti a tuo agio».