PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Lodi, arrestato pusher 65enne: scoperto nella casa “segreta” il deposito di cocaina

Spacciatore 65enne fermato in strada con 6 dosi di cocaina. Poi il blitz nell’abitazione (diversa da quella in cui risiede ufficialmente) in cui nascondeva la droga

Il sequestro è stato fatto dalla squadra mobile della Questura di Lodi

Il sequestro è stato fatto dalla squadra mobile della Questura di Lodi

Castiraga Vidardo (Lodi), 24 maggio 2024 - Droga addosso e in casa, scatta l’arresto. Il 23 maggio 2024 un uomo di 64 anni, italiano, disoccupato, è stato arrestato per possesso di droga ai fini dello spaccio.

Lo ha rintracciato, seguendo un filone di accertamenti mirati, la squadra mobile della Questura di Lodi, al comando dell’ispettore aggiunto Alessandro Battista. Si tratta di una persona nota agli agenti perché, in passato, era stato arrestato, dalla polizia di Lodi, per gli stessi motivi. Questa volta l’interessato è stato raggiunto a Castiraga Vidardo e scoperto con 6 dosi di cocaina, più banconote di piccolo taglio che, per gli inquirenti, sarebbero state provento dello spaccio.

Gli inquirenti hanno anche scoperto, sul telefono cellulare del 65enne, messaggi per loro riconducibili a traffici di sostanze stupefacenti. A questo punto è scattata la perquisizione domiciliare. Il controllo però non è stato fatto a Castiraga Vidardo, dove l’uomo ha la residenza insieme alla ex compagna.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, infatti, il vidardese non abiterebbe più lì da qualche giorno. L’ispezione, insieme ai cani della cinofila, è quindi scattata nella vicina Gerenzago, in provincia di Pavia, dove oggi l’uomo alloggia. E sono quindi stati trovati in casa e sequestrati, ulteriori 65 grammi di cocaina. Questo ha fatto scattare l’arresto per possesso di droga ai fini dello spaccio. Il 65enne è stato poi trattenuto, in attesa della direttissima, celebrata nelle aule del Tribunale di Lodi l’indomani, 24 maggio 2024. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto e disposto la custodia dell’indagato nel carcere Cagnola di Lodi, dove ora resterà, in attesa di giudizio definitivo. L'indagine è stata svolta nell'ambito dei continui accertamenti riguardanti il Santangiolino. Si cerca infatti di monitorare la criminalità locale garantendo costante presenza delle forze dell'ordine.