Lodi, pazienti diventano positivi in ospedale

Allarme per quattro persone che quando erano state ricoverate non avevano tracce del virus

L’ingresso dell’ospedale Maggiore di Lodi

L’ingresso dell’ospedale Maggiore di Lodi

Lodi, 4 novembre 2020 - Il coronavirus torna a girare nei reparti dell’ospedale Maggiore di Lodi. Sono quattro i pazienti, tutti ricoverati nell’area verde, quella che la direzione lodigiana ha dedicato ai casi Covid free, che nelle ultime ore sono stati spostati e isolati in stanze singole nell’area di Ortopedia, sempre all’interno del presidio lodigiano, perché scoperti positivi al Covid-19. Si tratta di due persone che erano ricoverate fino a lunedì nel reparto di Pneumo-cardiologia, cui si aggiungono un altro caso in Oncologia e uno in Medicina.

Secondo la ricostruzione fornita dall’Asst di Lodi, che è subito intervenuta per risolvere il problema, i nuovi casi sarebbero entrati in ospedale pochi giorni fa con tampone negativo per poi "positivizzarsi" lunedì. Probabile, ma non sicuro o verificabile, che i quattro nuovi contagiati stessero già incubando il virus. L’Asst di Lodi ha avviato la sanificazione di tutti i reparti, spostando anche gli altri pazienti ricoverati negli stessi reparti dei quattro che hanno contratto il Covid, senza però applicare misure straordinarie nei confronti del personale sanitario (medici, infermieri e Oss) che in questi giorni sono entrati in contatto con i pazienti risultati positivi in corsia.

"Per i dipendenti dell’ospedale - assicura l’Asst di Lodi - i tamponi, soprattutto per il personale che visita i pazienti nei reparti più delicati, vengono costantemente fatti". Resta quindi difficile, almeno per ora, capire come possa essere entrato il virus. Preoccupati i sindacati che sulla questione chiedono massima chiarezza al direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia. Il sindacalista Stefano Lazzarini della Confsal di Lodi ha inviato una mail per chiedere all’azienda di prendere provvedimenti e per chiarire la dinamica del contagio.

"Ho subito inviato una pec all’Asst di Lodi e all’Ats della Città metropolitana per chiedere di intervenire subito - dichiara Lazzarini -. E’ grave che il Covid continui a girare in reparti che dovrebbero essere completamente liberi dal virus. Inoltre si tratta di malati “delicati“, come quelli di Oncologia, che meriterebbero un’attenzione costante e assoluta per evitare ogni tipo di contagio". A inizio pandemia il personale del presidio ospedaliero di Lodi era stato duramente colpito dall’emergenza sanitaria.

Tra le prime a essere colpite le infermieri della Nefrologia, al sesto piano dell’ospedale Maggiore, che erano state messe in isolamento in seguito al tampone positivo di un paziente. Poi era toccato, sempre al Maggiore, la sospensione del Servizio di Emodinamica disposta dal 21 febbraio, come misura a tutela della salute di pazienti e operatori in quanto l’équipe si era trovata esposta ad un caso di paziente positivo e, pertanto, era stata posta in quarantena. Quello di ieri è il primo caso di positività direttamente nei reparti dopo mesi.