"Pagare con il Pos? Nessun problema Sono i clienti ancorati al contante"

Le testimonianze raccolte tra ambulanti e acquirenti allo storico mercato settimanale di Codogno. Qualche esercente lamenta ancora le commissioni bancarie elevate. Altri offrono il servizio da tempo

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di Mario Borra

Allo storico mercato ambulante della città l’obbligatorietà di possedere il Pos, il dispositivo per il pagamento elettronico mediante carte di credito o di debito, entrata in vigore il 30 giugno scorso, non ha colto impreparato nessuno. Nè i commercianti e neppure i clienti, anche se qualcuno fa fatica ancora a lasciare a casa il vecchio e caro euro. Avere in tasca monete e banconote è ancora sinonimo di sicurezza al contrario, per esempio, in altri Stati europei dove il contante è stato in pratica già abbandonato da tempo.

Ieri un giro tra i banchi in piazza Cairoli (in numero minore poichè diversi sono stati colpiti in maniera pesante dal nubifragio di lunedì mentre esponevano a Piacenza alla festa patronale di Sant’Antonino) le opinioni sono quasi unanimi nel ribadire la comodità di pagare con una semplice "strisciata" della carta anche se qualche esercente storce il naso sulle commissioni che potrebbero essere abbassate come ribadisce Danilo Cuneo, storico commerciante di calzature. Nessun timore di sanzioni per i fratelli Arnoldi, Simone e Alfredo, “gettonatissimo“ banco dei formaggi, visto che il Pos, per loro, non è una novità. "E’ molto comodo per noi e credo per chi acquista – spiegano –. Anche se alla fine c’è ancora tanta gente che non riesce a non pagare in contanti. In ordine di grandezza, su cento acquisti, dieci-quindici vengono pagati con il bancomat: l’incidenza è ancora bassa. E’ una questione, appunto, di abitudine". Anche per Vittorio De Cesare del banco della frutta, per tutti il "principe", nessun problema ad allungare il pos al cliente. "E’ ormai da tempo che l’ho in dotazione. E’ un servizio che diamo anche se devo dire che nei mercati come Codogno e Casalpusterlengo la gente deve ancora farci la mano. A Lodi, per esempio, che è un centro più grande, sono già abituati e le transazioni sono molto più frequenti". L’introduzione del Pos obbligatorio, secondo il governo, ha lo scopo di combattere l’evasione fiscale, rende più facile a vita ai cittadini e riduce il contante e così pure il rischio di furti e rapine. Da qualche giorno sono rese operative le sanzioni e dunque possono scattare i controlli per commercianti, liberi professionisti e negozianti che negano il pagamento elettronico.

"Nessun problema ad utilizzare il bancomat, sono favorevole, anche se pagare un caffè o poco più al bar con la carta mi lascia perplesso – spiega Ernesto Bramè, un cliente del fruttivendolo : Sono ancora un po’ all’antica. Per 30-40 euro ci può stare, ma quando le cifre sono irrisorie..." Tira fuori dal portafoglio la carta e la allunga al banco Mario Ganelli che è favorevole al pagamento elettronico, si trova bene e lo reputa comodo. Nessun imbarazzo nè problemi neppure per Nadia Fedeli. "Evito di portare contanti in tasca e dunque è più sicuro – testimonia –. Uso sempre la carta e sono ormai abituata da tempo per ogni transazione".