
L’équipe di Cardiologia di Pietro Mazzarotto e i rianimatori guidati da Gianluca Russo
Lodi - Un filtro speciale per proteggere il cervello dal rischio di ictus. Il 6 maggio scorso l’équipe dell’Emodinamica ha effettuato per la prima volta all’ospedale Maggiore di Lodi un intervento di chiusura percutanea dell’auricola sinistra. Questa procedura inaugura un nuovo ambito di attività delle Unità Operative di Emodinamica e di Cardiologia. "L’intervento di chiusura percutanea dell’auricola sinistra ha implicazioni cliniche molto rilevanti nel nostro territorio - spiega Pietro Mazzarotto, direttore della Cardiologia dell’Asst di Lodi -. In alcune malattie aritmiche del cuore, per esempio fibrillazione atriale, si formano trombi nell’auricola sinistra, una piccola appendice dell’atrio sinistro del cuore. Tali coaguli di sangue, una volta formati, migrano in vari organi, più spesso nel circolo cerebrale, determinando l’ictus ischemico".
«La prevenzione dell’ictus in questi pazienti – aggiunge – si fonda sull’uso di farmaci anticoagulanti orali da assumere a vita. Tuttavia un’ampia parte di loro non può assumere questa terapia per controindicazioni assolute o relative. Inoltre, anche con le terapie anticoagulanti più moderne e meglio tollerate, circa un paziente su cinque deve interrompere il trattamento a varia distanza dall’inizio della cura". La chiusura percutanea dell’auricola sinistra consente di eliminare la necessità di anticoagulanti. La procedura consiste nell’impianto di una protesi a forma di “ombrellino“ che occlude l’imbocco dell’auricola sinistra. Il dispositivo viene inserito attraverso la puntura di una vena della gamba per raggiungere il cuore. "Ciò che oggi siamo in grado di aggiungere alle offerte assistenziali per la nostra comunità è il frutto di un percorso di stretta collaborazione delle Unità Operative di Emodinamica e di Cardiologia con le specialità di Neurologia, Nefrologia, Oncologia, Radiologia e Medicina di Lodi e di Codogno: un percorso di cooperazione che estenderemo anche alla Medicina del territorio", conclude il direttore generale dell’Asst, Salvatore Gioia.