LUCA PACCHIARINI
Cronaca

La nuova procuratrice di Lodi è Laura Pedio, chi è: dalla loggia Ungheria al caso Visibilia

A fare gli onori di casa è stato il presidente Angelo Gin Tebaldi: onorati di averla con noi. Tra gli obiettivi annunciati dal neo capo l’apertura degli uffici a scuole ed associazioni

Antonella Dipinto, Giulia Setti, Laura Pedio, Angelo Gin Tebaldi e Matteo Arangi

Antonella Dipinto, Giulia Setti, Laura Pedio, Angelo Gin Tebaldi e Matteo Arangi

Lodi – Insediamento ufficiale mercoledì nel palazzo di giustizia per il nuovo procuratore di Lodi, Laura Pedio. Classe 1966, nata a Brindisi arriva dalla procura di Milano, in cui è stata alla guida di inchieste su omicidi e rapine, occupandosi anche di indagini importanti come quelle sulla loggia Ungheria, sull’affaire Santa Giulia, indagini su Roberto Formigoni e recentemente anche del caso Visibilia, società fondata dall’attuale ministro Daniela Santanchè.

È stata nominata dal plenum del Csm lo scorso 9 aprile, prendendo il posto di Maurizio Romanelli, ora alla procura di Bergamo. A dare il benvenuto è stato per primo, mercoledì, il presidente del Tribunale di Lodi Angelo Gin Tibaldi. “Nei giorni della nomina - ha detto in una udienza pubblica - questo momento sembrava lontano ma ora eccoci. All’arrivo di Romanelli a Bergamo si è parlato di lui come uno dei migliori magistrati d’Italia per la sua umiltà, il suo serio impegno e dovere. Sono convinto di poter dire lo stesso di Laura Pedio, del resto la sua fama professionale l’ha preceduta. Quando abbiamo saputo che il Csm ce l’aveva assegnata abbiamo avvertito grande soddisfazione. Questo è un ambiente di lavoro sereno. Ci ricordiamo che prima della burocrazia c’è umanità, sono convinto che il nuovo magistrato continuerà e migliorerà questa idea”.

“Eravamo ansiosi di riceverla qui: umiltà, fiducia e ascolto reciproco sono i valori che servono qui, il procuratore è sì un capo ma anche una guida” ha aggiunto la rappresentante della procura Antonella Dipinto.

Laura Pedio ha poi preso la parola, ringraziando per le parole di stima che le sono sta dette: “Nella mia carriera ho preso esperienza in molti reati, dalla criminalità al digitale, convincendomi sempre più di quanto sia cruciale il ruolo della procura, di come si ha un dovere di impegno e responsabilità. Ma anche ho imparato quanto sia importante un ambiente di lavoro basato sull’umiltà e la collaborazione, con sinergia e lavoro di squadra. Mi impegnerò affinché il mio ufficio continuo questo modo di fare, lavorando con trasparenza ed efficienza puntando a migliorarsi sempre. Per esempio, l’ammodernamento, guardando al processo penale telematico, aprendo la procura all’ascolto con le forze dell’ordine ma anche con il territorio, come le scuole e le associazioni di categoria per diffondere la cultura della legalità e della giustizia. Grande attenzione verrà riservata alle carceri situazione ora particolarmente sofferente in tutta Italia. Non posso che concludere ringraziando il collega Romanelli del clima pacifico e dell’organizzazione che ha lasciato”.