Rapinarono negozio a Mulazzano: condannati

Otto anni ai responsabili del colpo del 7 marzo. Il titolare sparò e ferì il 22enne e ora è indagato

Il punto vendita di salumi e formaggi finito nel mirino dei malviventi

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Mulazzano (Lodi), 16 ottobre 2020 - Otto anni di carcere per i rapinatori della formaggeria Prina a Mulazzano. I due malviventi, Marius Anuta di 22 anni e Marian Florea di 33, entrambi con precedenti penali, hanno patteggiato mercoledì davanti al gup di Lodi per il colpo messo il 7 marzo scorso nel negozio nel comune lodigiano. Accolte le richieste del pm Aurora Stasi e degli avvocato difensori: il giudice per l’udienza preliminare ha infatti ritenuto congrua la richiesta di patteggiamento a 4 anni e 4 mesi per il 33enne, romeno, che si ritiene fosse uno degli autisti della banda, e a 3 anni e 8 mesi per il 22enne, che invece durante quell’assalto rimase ferito.

La vicenda avvenne alle 21 di sabato 7 marzo, poche ore prima del lockdown scattato il giorno successivo. I due criminali avevano sfondato con un’auto rubata poco prima, una Panda, la saracinesca del negozio di via Pandina e portato via dall’attività commerciale solo il registratore di cassa con poche decine di euro. Il titolare Roberto Prina, 60 anni, che abita proprio sopra la sua formaggeria, si era subito affacciato al balcone e aveva fatto esplodere dal primo piano almeno un colpo di pistola (con una calibro 38) ferendo Marius Anuta, un ladro rom di 22 anni. Il complice Marian Florea, dopo aver caricato il ferito in auto, lo aveva lasciato all’ospedale San Carlo di Milano. Pochi minuti dopo poi aveva provocato in via Novara in zona San Siro a Milano un incidente mortale, uccidendo un milanese 61enne, Roberto Asioli, che tornava a casa con la moglie. Il commerciante lodigiano aveva subito denunciato il fatto ai carabinieri, ammettendo di aver sparato per difendersi dai rapinatori che per proteggersi la fuga lo avevano bersagliato di sassi. Tra il materiale raccolto dagli inquirenti anche quello della videosorveglianza della zona che avrebbe ripreso quasi tutti i momenti della rapina, dall’arrivo dei malviventi alla fuga.

Elementi determinanti per chi ha gestito finora le indagini e che aggravano la posizione anche della vittima della rapina. Ora Prina, che si è già fatto interrogare durante le indagini fornendo una propria versione che però non ha convinto la Procura, resta indagato per tentato omicidio. Il commerciante infatti è finito anche lui nel registro degli indagati per aver sparato dal balcone ai due malviventi. Per la Procura di Lodi "non c’è evidenza di legittima difesa". Motivo per cui Roberto Prina dovrà rispondere di tentato omicidio per aver ferito alla schiena uno dei ladri che lo stavano derubando. La decisione degli inquirenti era avvenuta a fine maggio, circa due mesi e mezzo dopo la rapina ai danni della sua attività commerciale.