Lodi – Il Comune di Milano “’minaccia’ quello di Lodi di mettere le ganasce a una o più auto del suo parco automezzi se non salderà un vecchio verbale del codice della strada. Una vicenda apparentemente normale che sottende un rapporto tra operatore e trasgressore, ma che riguarda due enti pubblici vicini e che dunque solletica la curiosità.
La burocrazia si sa è implacabile e anche gli uffici del municipio milanese hanno applicato lo stesso metro, ovviamente e giustamente, al comune di Lodi che, proprio in questi giorni, ha dovuto affrettarsi per stanziare la cifra ed evitare guai peggiori. Cifra alla fine del tutto esigua, circa 250 euro, ma la celerità del comune laudense a dover chiudere la pratica è dettata dal fatto che, un’ulteriore inerzia, farebbe scattare l’iscrizione presso il Pubblico registro automobilistico (Pra) del fermo amministrativo di uno o più veicoli di proprietà del comune lodigiano. Tutto questo senza ulteriore comunicazione dopo che Milano ha già avvisato Lodi, ad inizio del mese di luglio scorso, in via preventiva di aver iniziato la procedura per il fermo amministraivo dopo aver promosso una ingiunzione di pagamento.
Ovviamente il comune di Lodi vuole evitare quella che reputa una eventualità inopportuna oltre che un inutile e certo aggravio di costi per le casse municipali. Lodi dunque salda il debito anche se ribadisce che, da indagine interne, non è stato possibile risalire, al momento, a chi materialmente ha preso la multa nel territorio milanese e soprattutto la macchina pizzicata a trasgredire le norme del codice della strada non è più nella disponibilità del parco autovetture. Ma, nonostante tutto, il fermo amministrativo incombe e dunque ecco lo stanziamento della seppur modesta cifra per chiudere definitivamente l’iter.
La piccolissima cifra che Lodi versa nelle casse milanesi finirà nel maxi introito delle multe che, per esempio, per il comune di Milano ha toccato il tetto dei 160 milioni di euro circa incassati. Quest’anno, l’ente meneghino destinerà il cinquanta per cento, secondo quanto prevede la normativa, per interventi migliorativi per la sicurezza stradale, attività di educazione stradale ed interventi diretti alla sicurezza stradale di pedoni e ciclisti, come il progetto ‘Nonni amici’ per il presidio degli attraversamenti stradali in prossimità delle scuole.