LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Lodi, la protesta di cascina Cavrigone: "Via Emilia nostro incubo"

Serve uno svincolo migliore. Dialogo con Anas interrotto

La pericolosa immissione sulla statale

Lodi, 10 luglio 2019 – «È una situazione invivibile. Si muoveranno solo quando c’è scappato il morto». Antonella Pallavicini fa parte di una delle 28 famiglie residenti alla cascina Cavrigone, alle porte di Lodi, con accesso sulla via Emilia di fronte alla frazione Olmo. «Il problema è che il traffico sulla statale ormai è pressochè ininterrotto – spiega –. E le corsie di immissione conducono all’Olmo. Per svoltare in cascina, invece, chi arriva da sud deve proseguire fino alla rotatoria di San Bernardo e tornare indietro. Chi, come la maggior parte, invece, deve andare verso Lodi, deve per forza dirigersi a sud, in direzione Piacenza. Ma non ci sono rotatorie o altro: i più entrano al distributore e tentano poi di uscire attarversando i due sensi di marcia, cosa che in certi orari è quasi impossibile, tra tir e file di auto. Gli incidenti sono sempre numerosi».

<Abito qui da più di 20 anni – aggiunge Giovanna Paradisi –. Si era parlato di fare una rotatoria, qui, per noi e l’Olmo. Poi si è detto di no perché c’era in previsione di farne una poco più a sud, all’incrocio per Cavenago. Nessuna delle due è stata realizzata. Le corrierine, così come la ciclabile per Lodi, partono dall’Olmo: i miei figli per andare in bicicletta in città devono attraversare la via Emilia. Quando è venuta qui un’ambulanza, benché non ci fosse una grave emergenza, per dirigersi verso l’ospedale ha dovuto accendere le sirene». «L’ex assessore Piacentini aveva predisposto un progetto da 45 mila euro che prevedeva l’installazione di due semafori: uno a chiamata per i pedoni, l’altro a sensore – aggiunge Pallavicini –. Ma poi da Anas era arrivato il diniego perché avrebbero rallentato il traffico sulla via Emilia! Siamo stati dimenticati da chi di dovere. Eppure anche noi paghiamo le tasse, nazionali e locali». «L’ultimo incidente è di marzo» ha ricordato nell’ultimo Consiglio Giuliana Cominetti, sollevando il caso e chiedendo alla Giunta di dare vita allo studio di fattibilità che aveva nel programma elettorale. L’assessore Alberto Tarchini ha assicurato che a settembre riprenderà «l’interlocuzione con Anas, di cui sono cambiati i referenti a livello locale».