LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Lodi, la piscina ha battuto il coronavirus

Dopo un calo delle presenze del 40% l’estate ha sancito la svolta. E ora i numeri danno soddisfazione

di Laura De Benedetti

"Il danno economico a causa dell’emergenza coronavirus, del lockdown e degli ingressi limitati, rispetto al 2019 è del -40% ma ora, dopo il periodo estivo, abbiamo ripreso a pieno regime le attività agonistiche e la clientela sta tornando anche per il nuoto libero". Si dice soddisfatto, Igor Piovesan, direttore del centro natatorio della Faustina gestito da Sporting Lodi. Nel fare un bilancio, parla di "numeri che, comunque, danno soddisfazione". Innanzitutto, per il nuoto libero, niente più necessità di abbonarsi e prenotarsi tramite un’app dedicata per accedere, a turno, alla vasca per un’ora e mezza (tra cambio e nuoto) come si era prospettato con la riapertura della piscina coperta dopo il lock down.

"Abbiamo tolto le prenotazioni - spiega - perché i numeri degli utenti e gli spazi che abbiamo ci danno la possibilità di garantire la distanza con massimo 7 persone per corsia. La vasca da 50 metri resta divisa in due per cui abbiamo 20 corsie a disposizione e, comunque, quando ci sono le altre attività, che hanno ripreso a pieno regime, come i corsi di pallanuoto, nuoto sincronizzato, nuoto, triathlon, paralimpico, usiamo metà vasca e garantiamo al nuoto libero 4 o 5 corsie. Si può dunque anche scegliere se fare abbonamento oppure o no, a prezzi invariati rispetto al 2019, anche se non facciamo per ora quelli annuali ma quelli da 10 o 20 ingressi (1 o 2 mesi, invece, in palestra) garantendo, in caso di lockwdown, come abbiamo già fatto, dei voucher in sostituzione. Lo stesso vale per il fitness in acqua. L’afflusso in questo momento è buono: oltre il 60% rispetto al periodo pre Covid".

Anche la stagione estiva appena conclusa, con anche la piscina scoperta in funzione, è andata bene nonostante le limitazioni agli ingressi imposti dal distanziamento per limitare la pandemia. "Abbiamo avuto in media 2-300 persone al giorno, con punte di massimo 550, il limite consentito, nei week end - dichiara il direttore -. Certo, eravamo al 50% della potenzialità ma siamo comunque riusciti a far partire anche il grest per i bambini, al doppio del costo perché le spese erano più alte, con una media di 40 bambini a settimana". Ad aiutare a "tenere la spesa sotto controllo" sono stati anche, sottolinea Piovesan, "gli investimenti fatti per il risparmio energetico degli impianti". Un fattore importante perché sull’impianto grava ancora il mutuo, garantito dal Comune, socio al 50%. Intanto il Comune è in procinto di affidare i lavori per la costruzione della nuova piscina Ferrabini, chiusa dal 2016.