CARLO D'ELIA
Cronaca

Lodi, caos tamponi: le nuove "linee" non si vedono

Il drive trough non si può fare e la nuova tensostruttura non ha ancora visto la luce

hub vaccinale Lodi

Aperture straordinarie al Parco tecnologico padano di Lodi per gestire il caos tamponi. Domani, 6 gennaio, dalle 8.30 alle 12.30, e domenica 8 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30. Gli accessi saranno garantiti senza prenotazione (ma con impegnativa del medico di base o per fine quarantena). Intanto, l'Esercito è operativo nel territorio. Il presidio delle forze militari è garantito per ora solo a Codogno e solo in supporto all'attività dei sanitari civili per quanto riguarda la compilazione dei moduli e altre questioni burocratiche. A Lodi, invece, nell'area del Parco tecnologico padano sarebbero emerse alcune difficoltà legate alla realizzazione di un drive trough tamponi. La squadra di 7 addetti (6 militari più un sottufficiale caposquadra), con il compito di allestire strutture mobili e coadiuvare nelle attività di gestione e presidio del locale punto tamponi, è arrivata a Lodi da qualche giorno, ma ancora oggi non sono intervenuti per aumentare le linee per effettuare i test. Ci sarebbe ancora da decidere il punto dove realizzare la tensostruttura. Si valuta anche la possibilità di utilizzare un'area adiacente al Ptp di cascina Codazza. Un'area mai utilizzata prima e a due passi dal punto tamponi che oggi è in servizio. Nel frattempo la situazione per quanti devono effettuare un tampone molecolare resta complicata e ingestibile. L'Asst di Lodi nelle ultime ore ha deciso di aumentare gli addetti operativi sul posto. Una mossa che potrebbe accelerare il processo e la gestione delle pratiche. Ma le code solo ieri sono state infinite. Con attese fino a sette ore per centinaia di cittadini. Sul fronte dei vaccini, invece, il Lodigiano si prepara ad aggiungere un nuovo hub. Si tratta del Cupolone di Sant'Angelo Lodigiano che tornerà operativo a partire da lunedì 10 gennaio (primo giorno di prenotazione sul portale di Poste Italiane). La prima settimana si partirà con due linee, circa 350 inoculazioni. Ma l'obiettivo dei gestori (il servizio sarà affidato alla cooperativa IML) è arrivare almeno alla somministrazione di 600 dosi. A effettuare le dosi saranno i medici di famiglia del territorio.