Lancio di sassi sull'A1 a Lodi: feriti e code. Arrestato 22enne

Pezzi di carrozzeria sull’asfalto, parabrezza sfondati e tanta paura. Auto bloccate, ferie rovinate

Lodi - Sono le 9,30 del mattino del venerdì del lungo weekend di Ferragosto quando scoppia la paura. Chilometro 38,2 dell’Autostrada Milano- Napoli, tra le più trafficate in questi giorni del grande esodo estivo. Per cause da chiarire, un egiziano senza fissa dimora (M.D.A. le inziali del nome) scende da un treno Frecciarossa in aperta campagna, tra Casalpusterlengo e Borghetto. Corre lungo la carreggiata e muovendosi tra auto, moto e camion inizia a lanciare mattoni in mezzo all’autostrada che porta a sud. Improvvisamente l’asfalto si riempie di pietre e pezzi di targhe. La auto perdono frammenti di carrozzeria che partono come razzi. I parabrezza si sgretolano. Danni incalcolabili, paura e l’ennesima strage sfiorata per una follia.

Alcune auto non possono più procedere e aspettano il soccorso stradale. Conducenti e passeggeri vengono sfiorati dai massi a 10 centimetri. A fatica riescono a non andare a sbattere contro i veicoli che riempiono l’autostrada a quell’ora. Sembra yba spaventosa scena da film, ma è tutto vero. Compreso un gruppo di turisti tedeschi e australiani, due comaschi, alcuni cremonesi più altre persone italiane di ogni età e provenienza. Tra loro è stata soccorsa la mamma, scheggiata dal parabrezza in frantumi, di due bambini piccoli. Il marito, con lievi escoriazioni, seguiva il carro attrezzi con a bordo la vettura di famiglia danneggiata dai sassi. La donna è stata accompagnata per una visita al pronto soccorso. Un’altra ragazza, che stava andando in vacanza, in preda al panico è stata visitata dal medico. Sul posto sono arrivate due ambulanze della Croce bianca e della Croce rossa e l’automedica. Il caos è durato un’ora. Poi catturato l’uomo e avvertita la Prefettura di Lodi, la polizia ha riaperto l’autostrada. Per consentire la raccolta di testimonianze e una prima valutazione dei danni, i presenti sono stati spostati nel parcheggio dell’area di servizio di Somaglia.

La folle scena ha provocato la paralisi del traffico, con 11 chilometri di coda. Per immobilizzare il 22enne, poi piantonato all’ospedale di Codogno e infine trasferito in una camera di sicurezza della Questura, sono interventure la squadre volanti di Lodi e della polstrada di Guardamiglio: gli agenti hanno dovuto utilizzare il taser (pistola elettrica). Poi le manette. Oggi l’uomo sarà processato per direttissima nelle aule del Tribunale di Lodi, ma solo per la resistenza a pubblico ufficiale. È stato inoltre denunciato per danneggiamento e porto abusivo d’arma. Spetta al pubblico ministero valutare eventuali altri reati. In serata il procuratore capo Domenico Chiaro ha fatto sapere che c’è "la necessità di dar luogo ad ulteriori approfondimenti investigativi per valutare la configurabilità dei reati di tentato omicidio e violenza privata e attentato alla sicurezza dei trasporti, insieme a interruzione di pubblico servizio. Vi è inoltre la necessità di verificare la quantità e l’effettiva gravità delle persone che abbiano riportato lesioni".