La biblioteca compie 125 anni E fa restaurare i suoi gioielli

Tre tomi del Fondo Antico che risalgono a 1500 e 1700 saranno riqualificati per preservarne l’integrità

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I tre volumi del 1500 e del 1700, veri e propri gioielli del Fondo antico della Civica Biblioteca di Codogno, finiranno nelle mani della restauratrice Alessandra Furlotti di Milano: la consegna sarà a febbraio e per alcuni mesi i libri saranno sottoposti a una riqualificazione che permetterà di consolidare le legature e realizzare cofanetti contenitivi per preservarne l’integrità. Il recupero sarà un primo passo in un’ottica di recupero di parte del patrimonio librario e per dare visibilità alle celebrazioni del 125esimo della Biblioteca, ricorrenza che cade quest’anno.

L’operazione di salvataggio dei tre tomi – “Universa civilis et criminalis jurisprudentia juxta seriem institutionum ex naturali“ di Thommaso Maurizio Richeri, in 13 volumi; l’opera “Paulli Frisii operum domus algebram et geometrian analyticam continens“ di Paulli Frisii; tre libri di lettere di Paolo Manuzio, Venezia del 1556 – è stata possibile grazie alla sinergia e alla collaborazione con l’associazione Prometeo 2050 in rappresentanza di Rotary Club Codogno e con Fondazione Comunitaria tramite un bando.

L’elargizione di Fondazione con poco più di 8mila euro era subordinata alla raccolta di 2.500 euro in donazioni. L’obiettivo è stato raggiunto e così il progetto è potuto decollare. Ieri tutti gli attori in gioco per questa operazione come Comune, Biblioteca e Rotary hanno voluto ringraziare anche chi, tra sponsor ed enti, ha voluto credere in questo progetto e renderlo operativo: Asm, Edilrosa, Gervasi, Libera Università del Basso Lodigiano, Marco Gomme e Trilogy System. A novembre saranno organizzati un seminario e un laboratorio del restauro, quando i libri saranno restituiti al loro antico splendore.

Intanto sabato alle 10 si terrà una visita guidata al Fondo Antico, riservata a ragazzini dai 10 ai 14 anni, dal titolo “La storia nascosta delle marche tipografiche del Cinquecento“. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione del liceo Novello.

M.B.