In ottomila di corsa. La Art Marathon diventa festa per tutti

Brescia, al via anche un ottantatreenne e una settantottenne. Il centro chiuso alle auto ha vissuto una giornata “ecologica”.

In ottomila di corsa. La Art Marathon diventa festa per tutti

In ottomila di corsa. La Art Marathon diventa festa per tutti

Erano in ottomila, e hanno sfidato non solo la pioggia, ma anche raffiche di vento così impetuose da avere scoperchiato tetti e abbattuto alberi. Non si è fatta fermare dal maltempo la Brescia Art Marathon, la storica gara di corsa che quest’anno ha visto la partecipazione di atleti provenienti da venti Paesi diversi – in prevalenza Italia, Inghilterra e Russia – convincendo ad allacciarsi le scarpe da running persino un ottantatreennenne (Vincenzo Mason), e una settantottenne (Eugenia Del Barba). La partenza è scattata alle 8,30 da via san Faustino per la maratona e per la mezza, da via X Giornate per la “fast”, la dieci chilometri, mentre la passeggiata per famiglie è stata sospesa.

Il serpentone dei runner è ondeggiato tra il centro – chiuso alle auto per la domenica ecologica, istituita in concomitanza con la manifestazione – e la periferia, e poi è approdato al traguardo, come sempre nel cuore della città, in piazza Loggia. A vincere la ventiduesima edizione della Bam per la seconda volta sono stati Davide Angilella dell’Atletica Franciacorta, che ha chiuso la distanza regina dei 42,195 km in 2 ore e 34, ed Eva Grisoni, Atletica Paratico, 2 ore 58 minuti, addirittura alla terza vittoria consecutiva. Nella “fast” il successo è arriso al bergamasco Pietro Cambianica, Atletica Valbrembana; Giulia Sommi, Cus Pro Patria Milano, la donna superveloce. Sul gradino più alto del podio della mezza maratona Mattia Gianola, Team Valtellina e Sara Bottarelli, Free Zone.

Beatrice Raspa