Lodi, 5 maggio 2016 - Calano ancora le imprese, aumentano i lavoratori: non è necessariamente una contraddizione, hanno spiegato ieri i vertici di Confartigianato, il segretario Vittorio Boselli, il presidente Marco Crotti e il direttore Mauro Parazzi: grazie agli incentivi fiscali, nel 2015, le aziende che hanno retto alla crisi hanno stabilizzato i precari o fatto nuove assunzioni; a ciò si aggiunge il trend positivo di una crescita dell’occupazione soprattutto tra i giovani, molti dei quali portano le proprie competenze anche verso Milano.
Il Lodigiano, però, resta ultimo in Lombardia per occupazione femminile. I dati, elaboratori dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia e presentati ieri da Licia Redolfi, registrano un -2% nel numero di imprese (-118, 344 quelle nate, 462 quelle cessate). Tra i settori in crescita, le industrie alimentari (+6,5%), seguite da servizi per edifici e paesaggio (+4,1%), confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle (+3,7%), fabbricazione di macchinari (+3,4%), supporto alle imprese (+2,4%).
Nel 2015, inoltre, nei giovani tra i 15 e i 24 anni si osserva un tasso di disoccupazione pari al 30,1%, ben -13,4% rispetto al 2014, e un tasso di occupazione del 23,2%, ovvero del +7,6% rispetto al 2014. In generale a Lodi si è registrato un incremento degli avviamenti dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.