Busto Arsizio: non versa gli alimenti perché è “troppo povero”, assolto ex assessore regionale

Massimo Buscemi, due legislature in giunta con Roberto Formigoni, per sei anni non avrebbe pagato quanto pattuito a moglie e due figlie: “Dopo la fine della mia esperienza politica, ho avuto entrate limitate”. Il giudice gli ha creduto, prosciogliendolo da ogni addebito

Massimo Buscemi ai tempi del suo incarico come assessore regionale nella giunta Formigoni

Massimo Buscemi ai tempi del suo incarico come assessore regionale nella giunta Formigoni

Busto Arsizio, 29 aprile 2024 – Passati i fasti della politica, è rimasto a secco. Tanto da non permettergli di versare quanto pattuito per il mantenimento della ex moglie e delle due figlie. Il giudice del tribunale di Busto Arsizio ha creduto alle parole dell’ex assessore regionale Massimo Buscemi, in giunta con Roberto Formigoni a due riprese, nella settima e nella nona legislatura, assolvendolo dall’accusa di non aver rispettato quanto stabilito in sede di separazione.

Per il giudice Cristina Ceffa il suo comportamento non costituisce reato: formula, quindi, molto ampia per il suo proscioglimento.

Le cifre

L'ex politico, che aveva patteggiato 2 anni e 2 mesi per lo scandalo Rimborsopoli nel 2021 e che era stato condannato per falso ad un anno e sei mesi nel 2014, non ha mai versato quanto stabilito per il mantenimento dell'ex moglie e delle due figlie. In tutto 3mila euro al mese che l'ex assessore dal 2015 al 2021 non ha mai versato.

Il perché lo ha spiegato il difensore Antonio Argento: dopo gli anni della politica Buscemi avrebbe avuto delle entrate molto limitate. Nonostante i 436mila euro ricevuti da Regione Lombardia quale buona uscita proprio nel 2015 non sarebbe riuscito a versare quanto pattuito per gli alimenti.

Le parti civili

Buscemi non è mai comparso in aula durante il procedimento. Perplesse le parti civili, rappresentate dall'avvocato Tiberio Massironi, che ora attendono le motivazioni del giudice.