MARIO BORRA
Cronaca

Il tour di confronti . Pubblico dibattito sul raddoppio dei binari: "Lavori dal 2026"

Esposto l’intervento per potenziare la linea verso Piadena. Tra Codogno, San Fiorano e Maleo spariranno quattordici fabbricati. Anche i passaggi a livello verranno eliminati e sostituiti.

Il tour di confronti . Pubblico dibattito  sul raddoppio dei binari: "Lavori dal 2026"

Il tour di confronti . Pubblico dibattito sul raddoppio dei binari: "Lavori dal 2026"

Confronto pubblico, molto partecipato, ieri pomeriggio in Municipio a Codogno, per spiegare nei dettagli il maxi raddoppio ferroviario, suddiviso in due lotti, uno tra Codogno e Cavatigozzi e l’altro tra Cremona e Piadena. Presente Raoul Saccorotti, coordinatore del dibattito pubblico per il progetto e il gruppo di lavoro che è entrato nei dettagli dell’opera pubblica. Dopo una riunione plenaria a Cremona l’11 dicembre, sono già stati effettuati incontri con le amministrazioni comunali. Durante l’assemblea di ieri, sono state date alcune risposte ai sindaci della Bassa presenti, Codogno, Maleo e San Fiorano, in merito alla viabilità ordinaria: la percorribilità del tratto di sp 116 tra Codogno e San Fiorano sarà garantita (diversamente da come era stato prospettato in un primo progetto) mentre la richiesta di un’alternativa a Maleo lungo la sp 234 non può essere un cavalcavia, troppo impattante. Codogno ha sottolineato anche l’aspetto del centro urbano, prima del cantiere, che sarà interessato da un traffico maggiore ad opera compiuta. Ci saranno mitigazioni ambientali e verifiche sul cavalcavia di viale D’Aosta? "No, dicono i progettisti".

Preoccupati gli agricoltori, relativamente al progetto che potrebbe interessare i terreni coltivati così come le associazioni di categoria per il consumo di suolo. Sarà un intervento da un miliardo e 68 milioni di euro tra opere civili, realizzazione di sovrastrutture, impianti, opere compensative e acquisizione delle aree. Per il primo lotto, che riguarda la porzione tra Codogno e Cavatigozzi (22 chilometri e 700 metri) si parla di circa 4 anni e mezzo di lavori con l’attività che potrà decollare solo dopo l’attivazione del raddoppio della tratta Cremona- Villetta Malagnino. La tratta che riguarderà la Bassa Lodigiana (Codogno e Maleo) e il Cremonese, così come è scritto nero su bianco nel progetto "è previsto un raddoppio in stretto affiancamento, da eseguirsi in interruzione prolungata delle corse dei treni dovuto al fatto che il binario esistente viene demolito e ricostruito in sede, rendendone l’altezza compatibile con le nuove esigenze normative idrauliche". Dunque la soluzione prevista sarà impattante sulla vita dei viaggiatori quando partirà il cantiere. E’ stato calcolato che, a lavori finiti (dal 2037), il traffico dei viaggiatori sul trasporto regionale aumenterà di oltre 740 mila unità all’anno mentre vi saranno meno auto private in giro (61 milioni in meno all’anno).

I lavori, che dovrebbero partire a metà 2026, prevedono l’occupazione definitiva e temporanea di circa 280 mila metri quadrati solo tra Codogno, San Fiorano e Maleo e per quanto riguarda il primo lotto “spariranno“ 14 fabbricati. Solo uno verrà abbattuto nella Bassa: uno stabile in zona Fornace proprio accanto ai binari. Anche i passaggi a livello verranno eliminati e sostituiti. Nella fase di costruzione, le vibrazioni saranno prodotte da alcune specifiche lavorazioni, quali la realizzazione dei pali di fondazioni delle pile e delle spalle dei viadotti, dei muri di sostegno o il compattamento dei rilevati del corpo stradale ferroviario.