di Laura De Benedetti Nuovi posti letto Covid, l’avvio dei tamponi rapidi a Lodi e Codogno, l’assunzione di nuovo personale e, soprattutto, l’introduzione dell’infermiere di famiglia, o di comunità. Sono le ultime novità riguardanti la sanità lodigiana illustrate da Salvatore Gioia, direttore generale Asst: "Stiamo assumendo a tempo indeterminato 38 infermieri, numero necessario per avviare il servizio di comunità, anello di congiunzione tra azienda e medici di base, anche se una ventina di nostri infermieri ha già fatto richiesta per ricoprire questo ruolo - spiega -. Il personale sarà assegnato al centro servizi di Sant’Angelo, che già si occupa di ossigenoterapia e che sta diventando una centrale operativa destinata a farsi sempre più carico dei pazienti cronici declinando l’attività anche con servizi domiciliari. Opereranno in tutto il territorio. In questo momento abbiamo 700 positivi Covid da monitorare a domicilio. Il servizio gestito da Sant’Angelo oggi, è coperto da 11 infermieri ospedalieri che, di fatto, sono già come degli infermieri di famiglia. Per ricoprire questa nuova figura, che sarà il primo nucleo di infermieri di comunità, è però previsto un corso di aggiornamento interno con 50 ore di lezione teorica e 30 di pratica". Oltre agli infermieri, al Delmati sono in arrivo 8 medici: "Ad inizio settimana - spiega il direttore generale - ne sono già arrivati 4, gli altri saranno qui a breve ed andranno ad integrare il personale esistente, anche per far fronte ai 40 letti in più. Se lunedì (domani, ndr) ci arriva il personale assunto tramite cooperativa per 6 mesi, infatti, ai 20 letti di sub acuti al sesto piano (avviati il 26 ottobre, col trasferimento dal quarto piano dei degenti del reparto ‘letti di sorveglianza Covid’ avviato il 12 ottobre e chiuso 2 settimane dopo, ndr) ne aggiungeremo altri 20 per sub acuti al quarto piano; sempre se ...
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