Il baby candidato con la lista civica dei debuttanti

Lorenzo Bruno, 23 anni, corre da sindaco di Lodi

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Lorenzo Bruno, studente universitario

di Paola Arensi

Lorenzo Bruno, 23 anni, universitario, è uno dei candidati a sindaco di Lodi. "A sostegno della mia candidatura c’è la lista civica Loding, fondata e composta da ragazzi tra i 18 e i 28 anni". I giovani si mettono quindi al centro. "La Lodi del futuro la immaginiamo piena di eventi, avviata in una vera campagna di digitalizzazione e con una burocrazia che ostacoli il meno possibile le nuove iniziative. Riempire il calendario di eventi è il primo passo da fare per rivitalizzarla, tenere la città sempre attiva e a giovarci non saranno solo i residenti, ma anche tutta quella fascia di persone che possiedono un’attività commerciale".

Poi promette: "Faremo in modo che questi eventi coinvolgano contemporaneamente più aree della città, sfruttando quelle tematiche già vincenti altrove. Nel nostro progetto finale sono presenti il Lodi Comics & Games, il Festival del libro, il Festival della musica e la Fiera dello sport".

Per rendere la gestione pubblica più efficiente, secondo Bruno "è ecessario passare attraverso la concorrenza e la digitalizzazione. Per i progetti, è necessario avere il numero più ampio possibile di aziende interessate. La digitalizzazione può avvenire in modi diversi. Ci sarà poi maggiore attenzione, all’interno della gara, per quelle aziende che proporranno tre punti individuati da noi: un nuovo sito del Comune moderno dove trovare trasparenza; un servizio di biglietteria dinamica per i turisti; una gestione del verde regolata da un programma che segnali eventuali trattamenti e cure di cui un albero potrebbe aver bisogno, riducendo drasticamente la svista umana". Bruno insiste: "Un altro dei nostri temi principali sono le politiche del lavoro: bisogna incentivare gli istituti nello sviluppo di certificati che favoriscano il reinserimento e rendere più completa l’alternanza scuola-lavoro. Dobbiamo inoltre potenziare il sistema di asili nido e doposcuola che potrebbero essere offerti dalle stesse scuole o dalle varie associazioni, in modo da agevolare la gestione scuola-famiglia", conclude.