E.F.
Cronaca

La Henkel chiude il sito di Caleppio: 88 dipendenti a casa

Forte preoccupazione in molte famiglie lodigiane

Lo stabilimento Henkel di Caleppio

Lodi, 11 dicembre 2017 - C'è forte preoccupazione in molte famiglie lodigiane, dopo l’annuncio della Henkel, multinazionale tedesca con quattro stabilimenti in Italia, di chiudere a metà dell’anno prossimo quello a Caleppio di Settala, che occupa oggi 88 dipendenti, di cui 15 nel laboratorio tecnico. Oggi i vertici aziendali e i sindacati (Cgil e Cisl) si incontreranno alle 14 nella sede milanese di Assolombarda, per un primo confronto dopo la notizia. Sempre oggi i lavoratori di Caleppio osserveranno un giorno di sciopero generale con tanto di presidio ai cancelli del sito, mentre i dipendenti di Zingonia, Casarile e Serentino si asterranno dal lavoro durante le ultime due ore del turno.

Prima dell’incontro in Assolombarda l’azienda non aveva voluto entrare nel merito delle possibili contromisure ai licenziamenti, ma è del tutto verosimile che oggi annunci il ricorso a possibili ammortizzatori sociali. L’azienda, come già aveva fatto la direzione nell’assemblea di metà novembre, aveva però invece già espresso con molta chiarezza le motivazioni della chiusura. Il sito di Caleppio fa parte della divisione Adhesive Technologies, deputata allo stoccaggio di prodotti per il trattamento dei metalli, come gli stabilimenti di Montornes (Spagna) e Schönbach (Germania). I tre siti raggiungono insieme una capacità produttiva annua tripla rispetto alla domanda europea. Da 5 anni inoltre il mercato è stagnante in tutta Europa e non presenta segnali di ripresa.