
Gianni De Liguoro
Orio Litta (Lodi) - Gianni De Liguoro , l’artigiano di Milano che realizzava gadgets e accessori originali per vip nel Basso Lodigiano, è morto domenica all’età di 83 anni. L’uomo si trovava ricoverato, per malattia, all’ospedale di Codogno. Oggi alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Orio Litta, dove viveva, è fissato l’ultimo saluto. A seguire la tumulazione nel cimitero cittadino. Il territorio perde quindi il creativo dei “gioielli matti“ dei vip, che da Milano aveva portato la sua sede produttiva a Livraga. Negli anni Sessanta l’uomo e la consorte Angela avevano infatti iniziato a produrre gadget che poi, nel tempo, ben 40 anni, sono diventati famosi nel mondo.
Pupazzi di Calimero in materiale plastico, distribuiti nei fustini di detersivo della Miralanza, spille a forma di Topolino prodotte per Perugina, e nel 1971, collane “talismano“ per la catena di gioielli Ramazzotti (queste ultime create dal pittore e illustratore Mario Moletti) solo per citarne alcuni. Clara Centinaro, pioniera del Made in Italy, conobbe queste novità e decise di far entrare l’azienda nell’alta moda e nelle sfilate. E fu un successo incalcolabile. Furono infatti realizzati abiti (anche corone di Miss Italia) per principesse e first lady di tutto il mondo e De Liguoro ha quindi creato prodotti made in Italy per Alberta Ferretti, Fausto Sarli, Rocco Barocco, Renato Balestra, Enzo Russo e Trussardi. Figlio d’arte, proveniente dall’alta sartoria, De Liguoro ha sempre sentito il richiamo della creazione artistica. Ha iniziato frequentando scuole di figurinismo e taglio, poi corsi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.