Lodi, dal latte fino ai formaggi con le galline domotiche

Inaugurato al Merli il primo Laboratorio di trasformazioni agroalimentari. Gli studenti confezionano con le materie prime prodotti a chilometro zero

Per festeggiare i ragazzi hanno elegantemente esposto le loro creazioni

Per festeggiare i ragazzi hanno elegantemente esposto le loro creazioni

Lodi - Taglio del nastro ieri mattina all’istituto professionale Merli, dove è stato inaugurato il nuovo Laboratorio di trasformazioni agroalimentari, primo del Lodigiano. La scuola, sotto la cura del vicepreside Luca Pizzamiglio, fa parte dell’Istituto di istruzione superiore di Codogno. La dirigente scolastica Antonia Rizzi; Marcella Granelli, responsabile di laboratorio; Luca Maccagni, insegnante tecnico pratico e Valentina Crespi, assistente tecnico, hanno presentato la novità con il sindaco Sara Casanova.

I lavori di realizzazione sono iniziati nel 2020 ma solo quest’anno gli studenti hanno potuto utilizzare il nuovo comparto, finanziato con Fondi strutturali europei, Programma operativo nazionale e della Provincia. Nel Laboratorio c’è una caldaia polivalente che permette di trattare 330 litri di latte, che quest’anno è stato fornito dal Centro per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che ha anche garantito la presenza degli esperti Salvatore Francolino e Luca Brusa.

Per festeggiare i ragazzi e il personale, in divisa, hanno fatto assaggiare il proprio grana, la raspadura, le mozzarelle. Nel Laboratorio si producono però molti altri cibi, ben confezionati ed elegantemente esposti: burrata, stracciatella, yogurt, confetture (risultato dei raccolti nei frutteti interni), cosmetici come saponi, burro cacao, balsamo. Nella cucina della scuola le materie prime vengono lavorate a chilometro zero, agevolando lo scambio di frutta o altro con realtà territoriali quali l’Officina dei talenti di Codogno. Gli studenti presto produrranno anche gelato.

Si attende intanto il pollaio domotico, che gestirà in modo automatizzato mangiatoie e spazi per un massimo di 20 galline ovaiole. In arrivo grazie ai fondi Pon (Programma operativo nazionale ministero dell’Istruzione) 130mila euro da investire sulla scuola. Si sta completando il riscaldamento della serra ed è stato installato un sistema di irrigazione a goccia. I fiori servono per preparare i cosmetici, dato che seguiranno anche sperimentazioni con acqua di malva e fiordaliso, olii essenziali, gelsomino, olio dei noccioli delle ciliegie. La scuola è anche sempre più inclusiva e presto sarà creato un orto rialzato, con camminamenti in piano per i ragazzi disabili.

La scuola Ambrosoli di Codogno ha creato per loro anche banchi adatti alle sedie a rotelle da mettere in serra. "È una giornata di festa – ha detto Rizzi – Ringrazio finanziatori e tutto il personale. Investiamo perché abbiamo bisogno di scuole ricche, con dotazioni all’avanguardia. I ragazzi devono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per prepararsi alla vita".