CARLA PARISI
Cronaca

Servizi sociali nel Lodigiano: "I Comuni trovino nuove strategie"

Se n'è parlato durante una tavola rotonda alla Festa de L'Unità

Da sinistra Cordoni, Ferrario e Santantonio

Lodi, 1 settembre 2016 - Continua il ciclo di dibattiti promosso dal Pd lodigiano nell'ambito della Festa de l'Unità: si è tenuta oggi infatti, alla presenza anche di alcuni sindaci del territorio, una tavola rotonda sui servizi sociali nel Lodigiano tra i 10 anni di Consorzio per i Servizi alla persona, nato per permettere ai Comuni di coordinarsi e supportarsi nell'erogazione di tal genere di servizi, e prospettive future.

Su queste ultime si è soffermato all'inizio dell'incontro il segretario provinciale Pd Fabrizio Santantonio, evidenziando "la necessità di ragionare come ci si trovasse in una fase costituente, nuova, come con la riforma regionale della Sanità, e di provare a far partire con rinnovati passione, coinvolgimento e motivazione, anche se le risorse sono molto limitate".

Sempre sugli scenari ormai prossimi delle varie riforme che modificheranno realtà locali e quindi anche i servizi sociali è intervenuto Paolo Ferrario, docente dell'Università Bicocca veterano della formazione di assistenti sociali e figure analoghe: "Nel corso di 44 anni di servizi sociali, sostanzialmente nati nel 1972, abbiamo assistito a una sempre maggiore delega nella gestione di essi ai Comuni, che in questa nuova fase inaugurata dalla riforma Delrio e della riforma della Sanità dovranno sempre di più elaborare nuove strategie in sede comunale - ha detto - sempre mantenendo quello spirito di fare rete che interessa queste realtà dal 1990 e ne garantisce l'efficiente funzionamento".

In chiusura è intervenuto Giancarlo Cordoni, presidente del Consorzio, che ha cercato di riassumere 10 anni di operato: "Abbiamo 248 disabili adulti a carico, con scarso ricambio perché una volta entrati generalmente non escono - ha spiegato - e 648 minori, ospiti di case famiglia, in certi casi di eccellenza come quella di Basiasco, o in affido. Purtroppo esiste un po' di disinformazione riguardo alle nostre responsabilità: spesso siamo accusati di tenere troppo a lungo i bambini, sempre più affidati a noi per esempio in casi di separazione tra genitori conflittuali, in case famiglia, ma ciò dipende essenzialmente dalla decisione del giudice e dal tempo di sentenza. Bene il percorso biennale che stiamo facendo per arginare il problema dell'abbandono scolastico, bene anche i 109.000 euro risparmiati in un anno e la richiesta di consulenza da parte di 25 Comuni del distretto di Belgioioso. I nostri assistenti sociali son sempre meglio formati e attenti a valutare le situazioni, resta il problema di tenerli legati al territorio".