CARLA PARISI
Cronaca

Avvistato il falco sacro: un ospite eccezionale nel Lodigiano

Gli esperti: di solito sverna nella zona di Comacchio

Il falco sacro molto raro è simile al “pellegrino” si era appollaiato su un traliccio

Lodi, 4 maggio 2018 - Questo inverno è stato avvistato nel Lodigiano un ospite eccezionale e davvero raro. Si tratta del falco sacro, un rapace diurno simile al falco pellegrino, i cui svernamenti finora sono avvenuti, secondo le segnalazioni pervenute, soltanto nelle Valli di Comacchio. A darne notizia è il Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiano (GROL) che da metà ottobre a metà gennaio ha monitorato la presenza del volatile in un’area del Centro Lodigiano. «Quando abbiamo avvistato il Sacro per la prima volta – raccontano Ivano Adami e Luca Ravizza del GROL – stavamo osservando un falco pellegrino, e all’improvviso è sopraggiunto un altro rapace che si è appollaiato su un traliccio. Di primo acchito abbiamo pensato si trattasse di un altro esemplare di falco pellegrino, sottospecie calidus (la sottospecie tipica del nord Europa), ma abbiamo subito cominciato ad avere dei dubbi e l’osservazione attenta delle fotografie che avevamo scattato hanno confermato che si trattasse proprio di un falco sacro».

La notizia dell’avvistamento si è successivamente diffusa in modo rapido sui siti di birdwatching (la pratica che consiste nell’appostarsi nella natura per osservare, solitamente tramite binocolo, alcune specie di uccelli nel proprio habitat naturale), richiamando sul territorio decine di appassionati provenienti non solo dalla Lombardia, ma anche dal Veneto e dalla Liguria per ammirare il raro rapace. Oltre agli avvistamenti del falco sacro, continuano Adami e Ravizza, lo scorso inverno si sono verificati altri avvenimenti interessanti dal punto di vista ornitologico: «Abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di presenze del nibbio reale, una specie svernante tipicamente nel Lodigiano e nel Basso Milanese, ma mai con questi numeri – raccontano – ed è stato proprio mentre eravamo andati nella zona a cercare e osservare i nibbi reali che abbiamo notato la presenza del falco sacro. Ora il rapace sarà volato nell’Europa dell’Est per nidificare, ma ci auguriamo di rivederlo il prossimo inverno».