
La stazione di Codogno sottoposta a lavori di riqualificazione dal 2019
Codogno, 30 aprile 2025 – La situazione della stazione ferroviaria è stata al centro del Consiglio comunale di Codogno di lunedì sera. Il dibattito è scattato a seguito di un’interrogazione presentata da Nicoletta Serra, consigliere comunale di “Azione” che ha chiesto interventi per il miglioramento della sicurezza. “Lo scalo rappresenta un punto strategico per la mobilità e negli ultimi tempi ha visto episodi di violenza e degrado. Interventi come l’installazione di telecamere e il potenziamento delle forze dell’ordine sono già previsti, ma non sufficienti: servirebbero il controllo degli accessi, la presenza di personale, sistemi intelligenti, colonnine Sos - ha osservato Serra –. L’amministrazione ha intenzione di richiederli a Rfi e Trenitalia? Si può pensare alla presenza di operatori sociali per persone fragili che frequentano l’area. Ci sono giovani accerchiati da gruppi di ragazzi che chiedono soldi per sigarette e altro. Le forze dell’ordine ci sono, ma va capito quando possono intervenire”.
“Ci sono situazioni di emergenza per le quali in qualunque momento le forze dell’ordine possono intervenire, all’interno e all’esterno dello scalo – ha risposto il sindaco Francesco Passerini –. Si può anche usare il Daspo per allontanare qualcuno di molesto, ma non fare selezione, si tratta infatti di un servizio pubblico che col consigliere Fabio Bozzi teniamo monitorato”.
Il sindaco ha quindi ricordato il Comitato sicurezza del 17 dicembre in cui i sindaci di Codogno e Casalpusterlengo riconobbero la necessità di riportare il presidio Polfer nella stazione di Codogno (spostato a Lodi quando è stata istituita la Provincia, ndr). “Ai tempi del terrorismo - ha aggiunto Passerini –, qui, c’era presidio fisso dell’esercito. Significa che siamo sempre stati un punto nevralgico, se si verificano problemi qui si blocca il flusso ferroviario su ferro. C’è quindi una richiesta formale condivisa del territorio, al ministero dell’Interno, per riavere la Polfer. Aspettiamo!”.
Quando i lavori in stazione saranno terminati, “avremo standard di sicurezza per stazioni di prima fascia - ha poi assicurato -. Al momento, di notte, terminato l’ultimo passaggio dei treni, il sottopasso viene chiuso. Dal 2026, comunque, la vecchia passerella ferroviaria sopra i binari sarà riqualificata e si potrà quindi usare quella dall’una di notte alle 5 del mattino”. Inoltre, da fine 2025, sarà trasferita nel fabbricato centrale che dà su piazza Cadorna, la sede dell’associazione nazionale carabinieri (oggi al palazzetto di viale Resistenza).